Terzo giorno di guerra fra Russia e Ucraina. Nella notte si è combattuto alla periferia di Kiev, dopo che la capitale ucraina aveva resistito alla prima notte di assalto, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la ripresa dell’avanzata alle truppe russe che hanno cercato di prendere il controllo della capitale ma ci sono dubbi sull’efficacia dell’offensiva delle truppe di Mosca, con le truppe dell’esercito e i volontari ucraini che resistono: negli scontri ci sono stati 35 feriti, ha detto il sindaco Vitalij Klitchko, spiegando che non c’è ancora una forte presenza di soldati russi.
Giunti al terzo giorno di guerra, i soldati e i carri armati di Putin non sono ancora riusciti a prendere il controllo delle principali città ucraine, anche se i combattimenti proseguono incessantemente a Kharkiv, nel nordest, la seconda città più grande del Paese, dove l’esercito sta rispondendo all’offensiva russa, e a Mariupol, nel Donbass, il principale porto affacciato sul Mar d’Azov, dove venerdì c’è stato un attacco anfibio.
Kiev è stata colpita sopratutto dai missili anche nei quartieri residenziali, dove il sindaco Klitchko ha imposto il coprifuoco dalle 17 alle 8 del mattino: i principali combattimenti sarebbero stati sulla Prospekt Peremohy, l’autostrada che attraversa la capitale da est a ovest e che dista circa 4 chilometri dal ministero della Difesa. Sono stati segnalati scontri con nuclei di sabotatori infiltratisi dietro le linee e individuati dalle unità di difesa.
Secondo il ministero della Difesa britannico, sulla base delle informative ricevuta dal MI6 (Il servizio segreto inglese) il grosso dell’esercito moscovita è infatti ancora a una trentina di chilometri dal centro: l’avanzata è stata rallentata dagli ucraini, e i russi si starebbe riorganizzando dopo aver fallito il primo tentativo di raggiungere il distretto governativo della capitale. I russi sostengono poi di aver preso il controllo di Melitopol, nel Sud del Paese, dove l’esercito di Putin avrebbe distrutto decine di mezzi, carri armati e aerei ucraini. Il ministro delle Forze armate britanniche James Heappey però smentisce, affermando che nei primi due giorni di combattimenti i russi non sono riusciti a conquistare nessuno degli obiettivi prefissati. “Melitopol compresa”, ha riferito Heappey alla Bbc, “che i russi sostengono di aver preso, ma noi non vediamo conferme: è ancora in mano ucraina”. Secondo il governo ucraino, inoltre l’esercito avrebbe respinto anche l’assalto russo a una base militare nei sobborghi della città.
Nell’area di Leopoli il sindaco Andrey Sadovyi ha dichjiarato che nella notte erano atterrati con tre elicotteri 60 soldati russi, ma il Servizio di sicurezza ucraino ha smentito, sostenendo che un elicottero militare ha effettuato una ricognizione e che l’informazione era falsa. Le truppe ucraine avrebbero anche respinto l’attacco anche a Chernihiv, nel nord dell’ Ucraina, che Mosca affermava venerdì di aver circondato.