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24 Novembre 2024 13:48

Le “bufale” giornalistiche sull’appalto del Nuovo Ospedale San Cataldo di Taranto

Le bufale giornalistiche de La Repubblica e la Gazzetta del Mezzogiorno sull'appalto per la realizzazione Nuovo Ospedale San Cataldo. Tutto quello che non hanno raccontato.....

Questa mattina la giornalista Chiara Spagnolo della redazione barese del quotidiano La Repubblica ha pubblicato un articolo dal titolo equivoco e fuorviante “Ospedale milionario a Taranto, chiuse le indagini: il capo di gabinetto della Regione Stefanazzi e Sannicandro accusati di falso” lasciando ipotizzare delle presunte illegalità da parte del Consorzio Debar di cui fa parte l’imprenditore Nicola Canonico. In realtà la verità è ben altra, come il nostro giornale è in grado di documentare. A spalleggiarla La Gazzetta del Mezzogiorno con un articolo disinformato e fuorviante a firma di Massimiliano Scagliarini che è il fidanzato della giornalista Spagnolo, il quale ha dimenticato ( o omesso ?) di ricordare ai lettori che in questa gara di appalto aveva partecipato il suo nuovo co-editore Antonio Albanese, della CISA di Massafra, che aveva fatto ricorso amministrativo perdendolo due volte contro l’aggiudicazione di Invitalia in favore del Consorzio Debar.

Scrive la giornalista Spagnolo sull’edizione barese del quotidiano La Repubblica: “C’è il ruolo di Elio Sannicandro, quale componente della commissione che ha aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, al centro dell’inchiesta che vede indagato lo stesso Sannicandro e il capo di gabinetto della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi, braccio destro del governatore Michele Emilianoed aggiunge il suo collega-fidanzato Scagliarini sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno: “appalto vinto dal raggruppamento composto da Debar Costruzioni (capofila), Cn Costruzioni Generali, consorzio stabile Com Scarl e Edilco e su cui si è sviluppato anche un corposo contenzioso in sede amministrativa“. Ma non dice che il contenzioso amministrativo che si è concluso definitivamente dinnanzi al Consiglio di Stato a favore del Consorzio Debar !

Sentenza-CdS-SANCATALDO

Non a caso al momento nè l’ing. Domenico De Bartolomeo, rappresentante legale del Consorzio Debar, di cui fanno parte le società Com di Modugno, Cn Costruzioni, Edilco, Icoser e Mazzitelli , e nè tantomeno Nicola Canonico risultano iscritti nel registro degli indagati della Procura di Bari, e nessuno del consorzio guidato dall’ ing. De Bartolomeo è coinvolto nell’ avviso di conclusione delle indagini preliminari a firma del pm Michele Ruggiero e del procuratore aggiunto Alessio Coccioli, che riguarda Elio Sannicandro e Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto dalla Presidenza della Giunta regionale pugliese.

La procura contesta a Sannicandro e Stefanazzi di avere attestato falsamente l’idoneità di Sannicandro a ricoprire il ruolo di componente della commissione giudicante sull’offerta tecnica del Nuovo Ospedale SanCataldo di Taranto. Il direttore Asset secondo gli inquirenti sarebbe stato incompatibile rispetto a quell’incarico perché aveva un rapporto di conoscenza e politico con uno degli imprenditori della cordata vincitrice: Nicola Canonico. E anche perché aveva fatto parte del gruppo che aveva elaborato per conto dell’Asset le linee guida per il piano strategico di Taranto, che riguardava anche l’ospedale.

A differenza di altri giornalisti che scrivono sotto dettatura o estrapolando il contenuto di documenti della Procura di Bari, abbiamo come sempre nel nostro stile giornalistico effettuato più di qualche verifica documentale ed abbiamo accertato che la gara indetta e gestita a Roma da Invitalia si basava su tre elementi basilari di punteggio : il punteggio offerta tecnica , il punteggio offerta tempo ed il punteggio offerta economica.

Verbale-Invitalia_sanCataldo

Siamo andati a cercare sul sito di Invitalia ed abbiamo scoperto che il punteggio sull’ “offerta tecnica” assegnato al Consorzio Debar dalla commissione tecnica (di cui era componente Sannicandro) lo aveva classificato al 4° posto, mentre al 1° posto veniva indicato il consorzio Reserch, di cui è capofila la Guastamacchia di Ruvo e di cui fanno parte la Cisa di Massafra (la società del condannato e pluri-indagato Antonio Albanese attuale co-editore de La Gazzetta del Mezzogiorno) , Ciro Menotti e la Cobar il cui procuratore Domenico Barozzi è indagato per turbata libertà degli incanti e falso ideologico per i lavori relativi alla realizzazione dell’ Ospedale Covid alla Fiera del Levante di Bari.

al centro Antonio Albanese ( Cisa) accanto al vescovo di Bari

Quindi la commissione tecnica di cui era componente Sannicandro aveva assegnato in realtà il migliore punteggio al consorzio Reserch, il che giustifica e spiega le ragioni per cui nessuno del Consorzio Debar risulta indagato e tantomeno inficiato il lavoro sinora svolto legittimamente che consentirà il termine dei lavori di costruzione del nuovo ospedale a Taranto entro il prossimo autunno. Infatti l’unica area di intervento della commissione di cui era componente Sannicandro era quella sull'”offerta tecnica” e non sull’“offerta economica” che ha visto prevalere il consorzio Debar che ha fatto risparmiare al contribuente oltre 10 milioni di euro !

L’ ing. Elio Sannicandro ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito al suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Bari:

Elio Sannicandro

In attesa di poter chiarire la mia estraneità anche a questa vicenda, preciso sin d’ora che le ipotesi di incompatibilità, e quindi di falso, su cui si fonda l’accusa sono del tutto infondate.Prima della mia nomina nella commissione di gara non mi sono mai occupato dell’ospedale di Taranto, né come Commissario straordinario, né come Direttore generale dell’ASSET, né come Coordinatore del Gruppo di lavoro che a suo tempo ha elaborato le “Linee guida per il piano strategico di Taranto”. Non ho mai intrattenuto con imprenditori che hanno partecipato alla gara per l’Ospedale di Taranto rapporti di frequentazione personale o politica, né tantomeno di cointeressenza, riconducibili anche solo in astratto alle ipotesi di astensione contemplate dal codice di procedura civile e dal codice degli appalti. Escludo categoricamente, infine, in questo come in ogni altro caso, di aver favorito qualcuno fra i concorrenti, avendo svolto il mio incarico con assoluta imparzialità e nel pieno rispetto della legge, come risulta dai lavori della commissione aggiudicatrice“.

La nota del Consorzio Debar | O.S.C. Taranto Scarl

La compagine aggiudicataria dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto precisa di essere del tutto estranea alle contestazioni e ai fatti oggetto di imputazione. «Senza entrare nel merito delle accuse rivolte ai due indagati si ribadisce che, come è stato definitivamente accertato dal giudice amministrativo, la gara si è svolta regolarmente, senza alcuna violazione di legge. I lavori, pertanto, procedono alacremente, nel rispetto degli accordi contrattuali e allo scopo di realizzare quanto prima il nuovo Ospedale di Taranto“. Lo precisa con una nota la società O.S.C. Taranto Scarl.

Ci sembra a dir poco ridicolo e vergognoso quindi coinvolgere giornalisticamente il Nuovo Ospedale San Cataldo di Taranto in questa vicenda giudiziaria, che vede la Procura di Bari impegnata in un autentica caccia alle streghe negli uffici della Regione Puglia. O forse qualche “pennivendolo” voleva assecondare e compiacere il volere del nuovo padrone ?

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