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22 Novembre 2024 20:13

Quel finanziere-estorsore arrestato a Taranto io lo ricordo bene…

di Antonello de Gennaro

A volte è bello vedere che il proprio “fiuto” giornalistico supportato da un pizzico…di esperienza, ancora una volta aveva visto giusto. Ed a nulla serve la svista “labile”… di un collaboratore di un quotidiano pugliese, tale Francesco Casula   che ha riportato male (un ennesima leggerezza… ???)  il cognome del finanziere arrestato ieri dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto, per accertare l’identità ben nota di una persona indegna di indossare una divisa militare, come Piero Stabile il maresciallo della Guardia di Finanza finito in carcere per aver cercato di estorcere dei soldi ad un commerciante tarantino offrendo la propria protezione, chiedendo ed ottenendo 2.500 euro la prima volta, e provando ad estorcere altri 5mila euro finendo però arrestato.

CdG carcere_arrestiL’arresto del finanziere ha origine, grazie alla saggia decisione di un commerciante che (a differenza di chi tace e paga il “pizzo”) ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato per mettere fine alle minacce ricevute, compreso un “avvertimento” a colpi di pistola esplosi da dei delinquenti, occasione in cui il finanziere aveva offerto al commerciante una millantata “intermediazione” bonaria … costata 2.500 euro, che l’ (ormai ex) – maresciallo della Guardia di Finanza Piero Stabile (49 anni) aveva richiesto per “tranquilizzare” i malviventi responsabili dell’avvertimento, garantendo una millantata tranquillità. Il commerciante-vittima ha inizialmente accettato, nella speranza di non ricevere ulteriori fastidi e minacce. Che invece sono continuati. Infatti lo Stabile è ritornato alla carica, chiedendogli la seconda volta il doppio, cioè 5.000 euro per “convincere” dei presunti delinquenti che minacciavano di fargli saltare in aria l’attività ortofrutticola, a desistere dall’iniziativa criminale.

CdG Finanziere-arrestatoMa il finanziere arrestato non aveva fatto bene i conti… con il commerciante, il quale temendo che le richieste di “pizzo” si sarebbero reiterate nel tempo, ha deciso di rivolgersi e chiedere aiuto alla Polizia di Stato, che ha organizzato una trappola concordando le modalità per il secondo pagamento, avvenuto giovedì mattina. Solo che all’atto della consegna della busta con i soldi, erano presenti anche dei poliziotti in borghese che hanno impedito l’estorsione e bloccato il finanziere, il quale dopo una “sosta” tecnica in Questura, su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato arrestato in flagranza di reato ed associato alle carceri tarantine. All’operazione ha collaborato anche la Guardia di Finanza il cui comando era stato allertata con tutte le dovute precauzioni dalla Polizia di Stato.

Ebbene cari lettori, la scorsa estate, chi vi scrive ebbe personalmente   una discussione proprio con questo individuo e fui costretto dal buon senso a fare intervenire tramite il Comando Generale dei Carabinieri  ben 3 pattuglie dell’ Arma presso lo stabilimento balneare-discoteca  “Le Mareè” di Lama (Taranto) dove lo Stabile faceva il bello ed il cattivo tempo senza pagare ingressi, conti, consumazioni, atteggiandosi a “protettore” dei gestori !

Schermata 2015-06-19 alle 21.25.18

All’arrivo dei Carabinieri sul posto, lo Stabile che era insieme a sua moglie, si dileguò non facendosi trovare e quindi identificare, ma per sua sfortuna proprio il giorno dopo, in occasione di un mio incontro “ufficiale” con il Colonnello Salvatore Pajano,  il capace ed integerrimo Comandante provinciale di Taranto della Guardia di Finanza , al quale avevo mostrato le immagini fotografiche, facendo i nomi dei testimoni e portato le registrazioni del comportamento arrogante del maresciallo in questione, mentre i vertici della Finanza a Taranto, mi accompagnavano cortesemente all’uscita alla fine del nostro piacevole incontro, ci imbattemmo  davanti all’ascensore al piano terra, proprio con lo Stabile appena arrivato in caserma a prestare servizio, e non potete immaginare la faccia colorita (cianotica) che costui fece !

nella foto il Comando Provinciale della GdF di Taranto
nella foto il Comando Provinciale della GdF di Taranto

Va dato atto al Colonnello Paiano, di non avermi mai cercato di persuadere a non denunciare l’accaduto, cosa che non feci per due motivi: innanzitutto perchè mi fido sempre della gerarchia militare-istituzionale, e dopodichè perchè ritengo che una Procura della Repubblica debba occuparsi di cose più serie, ritenendo che una bella “strigliata” da un superiore sia molto più efficace.  Cosa che come mi risulta, avvenne immediatamente, Ma avevo sottovalutato l’arroganza e la “fame” di soldi dello Stabile, che i fatti accaduti ed accertati dalla Squadra Mobile tarantina, hanno portato a galla.

Come sempre però chi dirige questo quotidiano online che state leggendo non ama fermarsi, e quindi abbiamo scoperto da soli (e senza bisogno di qualche “amichetto” che ci passi le notizie) qualcos’altro che la Magistratura potrebbe e dovrebbe accertare a carico di Piero Stabile. Secondo quanto riferitoci da una nostra fonte “confidenziale”, persona ben nota e stimata anche dalle Autorità cittadine, questo indegno finanziere avrebbe fatto con altri commercianti la stessa cosa che lo ha condotto in carcere, avendo questo “vizietto” di spillare soldi offrendo “protezione”, e quindi quanto accaduto al povero commerciante ortofrutticolo, non è stato un fatto episodico. Non vi raccontiamo quanto a nostra conoscenza solo perchè non ci permetteremo mai di inquinare o intralciare delle indagini della Polizia Giudiziaria, e siamo a loro completa disposizione per rendere noto quanto di nostra conoscenza.

Non è una vendetta, cari lettori. Quello di collaborare con le Forze dell’ ordine e la Magistratura seria  (ed indipendente, che esiste anche a Taranto ! ) è solo un dovere civico. Delinquenti incappucciati, con il casco in testa, o in divisa, per me pari sono, e devono fare i conti con la giustizia. Sempre e comunque.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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