Vagava solo. Infreddolito e in cerca di quell’umanità che in un conflitto non sempre è facile trovare. Ma quel cucciolo di cane quel gesto gentile, quelle attenzioni le ha trovate in un plotone di soldati ucraini. Intanto il cucciolo, davvero piccolo, saltella felice come se fosse in un luogo qualunque. E invece si trova in una trincea, dove la sua presenza e la sua dolcezza sembrano illuminare un luogo dove l’attesa per l’attacco rende il clima ancora più freddo e buio.
“Lui è la nostra sicurezza. Questo è il suo lavoro – dice un soldato sottolineando che Rambo è il loro cane da guardia che non ama gli sconosciuti e abbaia ogni volta che qualcosa lo infastidisce – . Può sentire molto bene se c’è uno sconosciuto nelle vicinanze“.
In realtà lui non è l’unico cane da guardia: nelle trincee ci sono anche altri cani più adulti come Muha, Babai e Malish. “I cani fanno la guardia, ci aiutano. Loro reagiscono ai rumori. Alcune cose che gli uomini non riescono a sentire, il cane lo sente. Loro vivevano qui, alcuni sono nati proprio qui” spiega un altro soldato sottolineando la bravura del cucciolo: “Rambo sta facendo un ottimo lavoro! Il miglior cane”.