Ieri pomeriggio alle 16:33:32 l’ AGI, Agenzia Italia ha diffuso una notizia dal titolo: “Pubblicazione verbale, procura Perugia apre fascicolo” , scrivendo” “Questa mattina il quotidiano Libero ha pubblicato un articolo in cui erano riportati stralci di dichiarazioni rese da Fabrizio Centofanti in data 31/03/2021 a questo ufficio pubblicando anche la foto della prima pagina del relativo verbale. Siccome non risulta che copia del verbale sia mai stata rilasciata ad alcuno, si e’ ritenuto necessario iscrivere un fascicolo contro ignoti per rivelazione di notizie riservate per accertare se l’atto sia giunto legittimamente alla stampa“. L’articolo in questione riportava la firma di Filippo Facci.
Lo ha reso noto la Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone. Il verbale di dichiarazioni riguarda l’inchiesta sull’Acqua Marcia, di cui Fabrizio Centofanti era all’epoca responsabile delle relazioni istituzionali e degli affari legali.
Resta da chiedersi come mai in altre procure, fra cui il primato quella di Bari, città in cui negli ultimi tempi esce di tutto e di più… dagli uffici giudiziari per la gioia dei cronisti giudiziari locali diventati ormai portavoce-ventriloqui dei magistrati “amici” titolari dei vari fascicoli d’indagine, non si proceda come a Perugia . Sarà forse perchè il procuratore Roberto Rossi è troppo occupato ad intervenire in qualche forum giornalistico “amico” o ad apparire in interviste video, rifiutandosi di parlare con il nostro giornale “reo” di aver rivelato un suo vecchio procedimento dinnanzi alla sezione disciplinare del Csm ?
Basti pensare che in una vicenda processuale dinnanzi al Tribunale Penale di Bari, ancor prima che Rossi diventasse procuratore capo, nella quale era coinvolto il quotidiano La Repubblica, proprio per violazione del segreto istruttorio, un giudice barese si appropriò della competenza territoriale sostenendo che a suo dire l’edizione pugliese era stampata a Bari si appropriò di una competenza che era del foro di Bari. Infatti, piccolo particolare, il quotidiano romano è registrato a Roma e viene stampato a Roma. E non a Bari !
Per non parlare poi delle fughe di notizie avvenute durante l’asta giudiziaria per La Gazzetta del Mezzogiorno, in cui i curatori della società editrice Edisud fallita con una massa di oltre 40milioni di euro di debiti, l’ avvocato Castellano ed il commercialista Zito erano (persino dichiarandolo al Tribunale ) sul libro paga del gruppo CISA spa di Massafra, attuale socio-co-editore al 50% del quotidiano barese, senza che questa società abbia mai partecipato all’ asta pur versando oltre un milione di euro dal proprio conto corrente societario, e quindi illegalmente. Inquietante fu la presenza del procuratore Rossi all’udienza di convalida dell’assegnazione dinnanzi al Tribunale Fallimentare di Bari in cui depositò una relazione preliminare delle Fiamme Gialle che documentava la provenienza dei 4 assegni circolari per un milione di euro usciti dal conto bancario della società massafrese. Dopodichè il silenzio più assoluto. Ed ancora più imbarazzante l’operato in aula del giudice che convalidò l’asta, il quale è l’ ex-marito della cognata dell’attuale amministratore delegato (socio al 50%) della Gazzetta. Conflitti d’interesse ? Coincidenze ? Vallo a capire !
Che fine hanno fatto le inchieste della procura di bari sulle fughe di notizie pubblicate sulla Gazzetta del Mezzogiorno dai cronisti Massimo Scagliarini e Nicola Pepe indagati e perquisiti nel 2019 ( cioè tre anni fa, quando Roberto Rossi non era ancora nè procuratore capo, nè facente funzione !) per la fuga di notizie che permise al governatore della Regione Puglia Michele Emiliano di sapere in anticipo di una indagine a suo carico ?
Tutto regolare ? Chissà… ! A noi non sembra. Nel frattempo la Procura Generale di Bari dorme sonni indifferenti…Legittimo chiedersi quando arriverà anche in Puglia un procuratore rigoroso come Raffaele Cantone, o almeno qualcuno che si vada a rileggere il Codice Penale e finalmente lo applichi. O forse il nostro e quello delle persone per bene di Bari è solo un sogno ?