di Alessia Di Bella
Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha comunicato che la Federcalcio russa ha ritirato il ricorso contro Fifa e le Federazioni di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca per la propria esclusione dai playoff per i Mondiali del 2022 in Qatar. Lo scorso 18 marzo il Tas aveva respinto la richiesta della Federcalcio russa di sospendere le sanzioni decise dalla Fifa, dichiarando: “La decisione impugnata rimane in vigore e tutte le squadre e i club russi continuano a essere sospesi dalla partecipazione alle competizioni Fifa”. Il 24 marzo era in programma la sfida con la Polonia e la vincente avrebbe incontrato la vincente tra Svezia e Repubblica Ceca.
Resta da stabilire a questo punto il calendario per la procedura relativa al ricorso contro l’esclusione delle nazionali e dei club russi dalle competizioni Uefa. Per quanto riguarda gli altri sport, le Federazioni russe competenti hanno chiesto di annullare le sospensioni adottate a livello internazionale nel canottaggio, nel pattinaggio, nel rugby e nella ginnastica.
La Fifa ha approvato nei giorni scorsi una modifica al regolamento che riguarda il calciomercato che può avere un impatto importante su questo finale di stagione. I giocatori stranieri tesserati nel campionato russo, che continua in pieno svolgimento nonostante l’invasione dell’Ucraina, e in quello ucraino, possono chiedere la sospensione del proprio contratto in vigore e la possibilità di poter firmare per altri club, anche in quei Paesi nei quali il mercato è chiuso dalla fine di gennaio. Tre le condizioni imposte da Zurigo: la durata della sospensione degli accordi con le squadre russe e ucraine, pattuita fino al 30 giugno, il numero dei nuovi tesseramenti concessi, massimo due per club, e un limite temporale alla nuova affiliazione: deve avvenire entro il 7 aprile.
Tutto ha avuto ragione grazie ad una richiesta specifica della Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, che il 2 marzo scorso ha inviato una lettera a Fatma Samoura, dirigente Fifa, chiedendo lo svincolo immediato e a costo zero di tutti i giocatori stranieri presenti in Russia e Ucraina che volessero abbandonare il Paese dopo la decisione di Mosca d’invadere l’Ucraina. Il sindacato chiedeva tre cose: la liberazione dei giocatori senza conseguenze di alcun tipo; la possibilità da parte del club acquirente di tesserare i giocatori di nuovo senza alcuna conseguenza, in particolare in materia economica; l’autorizzazione e la facilitazione dei tesseramenti dei giocatori in arrivo da Russia e Ucraina anche laddove le affiliazioni sono chiuse, e cancellando la regola che impedisce a un calciatore di cambiare squadra più di due volte.