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3 Luglio 2024 03:21
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A 90 anni è morta Sandra Milo, l’attrice musa di Fellini : “Si è addormentata serenamente nel suo letto”

Solare, giunonica, estrosa. Sandra Milo (nome d'arte di Salvatrice Elena Greco) ha avuto una lunghissima carriera decidendo di fatto di non andare mai via dalle scene, se si pensa che l'ultimo programma tv è stato nel 2023
di Valentina Rito

L’attrice aveva compiuto 90 anni a marzo del 2023 si è spenta nella sua abitazione a Roma, tra l’affetto dei suo cari, così come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. “Sandrocchia“, come l’aveva soprannominata Federico Fellini che la considerava una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano, ma anche conduttrice televisiva e cantante.

Una donna esuberante, che giocava a fare l’oca e che ha vissuto molte storie importanti oltre Fellini. La sua vita sentimentale, infatti, è stata molto movimentata: fu sposata a 15 anni col marchese Cesare Rodighiero da cui ebbe un figlio morto alla nascita e dal quale divorziò dopo 21 giorni (matrimonio poi annullato dalla Sacra Rota); poi si legò per 11 anni col produttore greco Moris Ergas che la fece debuttare con Rossellini e Pietrangeli, da cui nacque Deborah, giornalista televisiva; quindi una successiva unione con Ottavio De Lollis con la nascita di Ciro e poi di Azzurra.

“Oggi alle 8.25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady”. Lo hanno reso noto con un post su Facebook, i figli di Sandra Milo DeboraCiro Azzurra, . “Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente.”.

Solare, giunonica, estrosa. Sandra Milo (nome d’arte di Salvatrice Elena Greco) ha avuto una lunghissima carriera decidendo di fatto di non andare mai via dalle scene, se si pensa che l’ultimo programma tv è stato nel 2023 “Quelle brave ragazze” su Sky. Era nata a Tunisi l’11 marzo 1933 e aveva debuttato niente meno che con “Lo scapolo” accanto ad Alberto Sordi nel 1955. Nel 1959 interpreta una prostituta con Vittorio De Sica ne “Il Generale della Rovere” prodotto da Moris Ergas che poi diventerà suo marito e padre di sua figlia Deborah, nel 1961 è in “Fantasmi a Roma” con Eduardo De FilippoVittorio Gassman Marcello Mastroianni. Nella sua filmografia tante commedie e anche televisione in Studio Uno. Dagli anni ’90 un ritorno forte in tv partecipando a numerosi programmi e persino all’Isola dei famosi. Nel 2021 è stata onorata del premio David di Donatello alla carriera.

Minoli: “Una grandissima, vera e totalmente anticonformista”

“Una grandissima, sia come persona che come attrice. Sandra era una donna unica, vera, sincera e totalmente anticonformista, diceva quello che pensava e faceva quello che voleva. E quando ha scoperto il suo ruolo a ‘Mixer’ l’ha interpretato nel modo migliore”, ricorda Giovanni Minoli all’Adnkronos, che con Sandra Milo aveva collaborato all’epoca di ‘Mixer‘ su Rai2: all’interno del programma d’approfondimento, l’attrice aveva condotto una rubrica di costume. “Già prima, con ‘Piccoli fans’ fece un programma che oggi copiano tutti”, dice Minoli ricordando il programma tv, che la Milo condusse dal 1984 al 1989 e che prevedeva l’esibizione canora di alcuni bambini che interpretavano canzoni dei loro beniamini. “Di svampito non aveva niente, aveva inventato un personaggio ma era una donna di un’intelligenza, di una concretezza e di una visione molto attenta”, conclude Minoli.

Bettino Craxi e Sandra Milo

Vicina al Partito socialista italiano fin dagli anni Sessanta (fu molto vicina a Pietro Nenni), negli anni ’80 ebbe un legame anche sentimentale molto forte con Bettino Craxi, allora leader del Psi. Di questa sua vita a contatto col mondo politico, vissuto all’interno del sistema destinato a essere spazzato via da Tangentopoli, ne scrisse in un libro in parte autobiografico pubblicato nel 1993 dall’editore napoletano Pironti, ‘Amanti‘, dove racconta in maniera chiara e diretta i retroscena di qualche decennio di vita pubblica italiana e ricostruisce la mappa dei luoghi e delle situazioni in cui si sono mossi i protagonisti della Prima Repubblica, dai leader politici ai cortigiani, dai portaborse e i segretari compiacenti alle attricette e i ruffiani.

“Ho voluto parlare di un’Italia di corruzione, di corrotti e di corruttori, proprio perche’ anch’io in qualche misura ho interpretato il doppio ruolo”, ammette l’attrice nel libro in cui sostiene che la seduzione è stata per lei un’arma a doppio taglio, perché nell’esprimere la sua forza, di fatto ha finito per metterla sotto accusa. Donna sempre controcorrente, in una delle ultime edizioni pre-pandemia della Festa del Cinema di Roma ha espresso la sua opinione sul movimento #MeToo e la battaglia contro le molestie in atto nel mondo dello spettacolo. “Non è certo una novità che gli uomini molestino le donne – ha raccontato – accade nel cinema come in ogni altro ambiente di lavoro. Ma una donna può sempre dire di no. Se non lo fa spesso è perché le fa piacere, c’è un po’ di vanità”. Poi ha aggiunto con una nota polemica: “Non capisco chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film: dovevi denunciarlo subito e non guardarlo più in faccia, non continuare a lavorare con lui”.

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