ROMA – A seguito dell’elezione dei 16 membri togati da parte dei magistrati, due magistrati di legittimità, cioè di Cassazione, dieci con funzioni giudicanti e quattro con funzioni requirenti, cioè pubblici ministeri, dopo la decisione del Parlamento che in seduta comune ha completato la composizione del Consiglio superiore della magistratura, attraverso la votazione ed elezione degli otto membri laici, alla fine di settembre si avrà quindi un nuovo plenum e sopratutto un nuovo vice presidente.
I componenti “laici” del Consiglio Superiore della Magistratura eletti sono l’ Avv. Emanuele Basile, il Prof. Avv. Alberto Maria Benedetti, l’ Avv. Stefano Cavanna, l’ Avv. Michele Cerabona , il Prof. Avv. Filippo Donati, l’ On. Avv. David Ermini, il Prof. Avv. Fulvio Gigliotti ed il Prof. Avv. Alessio Lanzi.
Tre dei componenti elettì del nuovo del Csm sono in quota M5S (Benedetti, Donati, Gigliotti). Due in quota alla Lega (Basile e Cavanna). Gli altre tre sono stati nominati a seguito delle indicazioni dei partiti dell’ opposizione.: Michele Cerabona e Alessio Lanzi, entrambi avvocati espressione di Forza Italia, e l’ ex responsabile giustizia del Pd Davide Ermini.
Una rappresentanza decisamente di centrodestra, che dovrebbe consentire l’elezione di un vicepresidente in linea alla maggioranza indicata dal governo. Quindi è facile prevedere che il nuovo vicepresidente cioè il numero due del presidente Mattarella, che prenderà il posto al Csm dell’ uscente Giovanni Legnini (Pd) dopo il 25 settembre, data di scadenza consiglio uscente, sarà un leghista o grillino. le voci sempre più ricorrenti indicano Guido Alpa, professore di diritto civile e “mentore” del premier Giuseppe Conte.
La composizione “togata” del Csm è composta da sedici magistrati che, per quattro anni sospenderanno le rispettive attività nei vari tribunali e lavoreranno a palazzo dei Marescialli , dove dovranno vigilare ed amministrare la carriera dei colleghi. Eletti magistrati con funzioni di legittimità: Piercamillo Davigo con 2522 voti e Loredana Miccichè con 1761 voti
I due più votati sono stati Marco Mancinetti di UNICOST, giudice al Tribunale di Roma, con 733 voti, e Paola Maria Braggion, di MAGISTRATURA INDIPENDENTE, giudice a Milano, con 720 voti.
Ecco chi sono i neo eletti: Sono 5 i componenti di UNICOST che non varia il suo “peso” numerico (Gianluigi Morlini, giudice del Tribunale di Reggio Emilia, 651 voti; Michele Ciambellini, giudice Napoli, 598 preferenze; Concetta Angela Roberta Grillo, presidente di sezione al tribunale di Caltagirone, che ha avuto 522 voti; Luigi Spina, pm a Castrovillari.) ed altrettanti quelli di MAGISTRATURA INDIPENDENTE che conquista 5 posti, due in più rispetto all’ultima legislatura, (Corrado Cartoni, giudice a Roma, che ha ottenuto 614 voti ; Paolo Criscuoli, giudice a Palermo, 540 voti; Antonio Lepre, pm a Paola con 1997 voti ). 4 eletti per AREA che vede quasi dimezzata la sua quota di eletti al Csm (Giuseppe Cascini pm del processo Mafia Capitale ed ex segretario dell’Anm con 1928 voti, Alessandra Dal Moro, giudice a Milano, con 589 voti; Mario Suriano giudice a Napoli, 567 voti; Giovanni Zaccaro, giudice a Bari, che ha avuto 671 voti), 2 soli membri per AUTONOMIA E INDIPENDENZA, la corrente di Piercamillo Davigo, che guadagna uno passando quindi a due, (fra cui lo stesso Piercamillo Davigo) e Sebastiano Arditta attuale procuratore aggiunto a Catania, con 1291 voti.
Il nuovo consiglio si insedierà il prossimo 25 settembre. E sono già in molti i dirigenti e funzionari a preoccuparsi dei nuovi equilibri, rischiando di dover lasciare i propri incarichi, a partire dall’addetto stampa del Csm , notoriamente persona di fiducia del vice presidente uscente Legnini e “simpatizzante” della sinistra.