di Antonello de Gennaro
Erano in pochi a prevederlo, ma scusatemi l’autocitazione, tranne il sottoscritto che ha testimoni e prove di quanto vi sto raccontando. E’ stata la città e la provincia di Taranto a sconfiggere le “promesse” al vento del Movimento 5 Stelle (“chiuderemo l’ Ilva“) ed il “campo largo” con il Pd ispirato da Michele Emiliano ed applicato alla lettera da Rinaldo Melucci, con la complicità di Mario Turco.
Nonostante gli errori fatti in occasione delle ultime elezioni amministrative a Taranto dello scorso giugno, che avevano visto il sindaco uscente “sfiduciato” Melucci (Pd) contrapposto ad un’improbabile grande alleanza fra il centrodestra e faccendieri sotto mentite spoglie di movimenti “civici”… che sembrava in realtà una rivisitazione moderna dell’ “Armata Brancaleone“, per sostenere la candidatura a sindaco di Walter Musillo, ex segretario provinciale del PD, spacciato insieme a Forza Italia e Lega, come “civico”, venendo puntualmente abbandonato dagli elettori, questa volta Fratelli d’ Italia ha indovinato le proprie candidature presentando alla Camera dei Deputati l’ avv. Dario Iaia, coordinatore provinciale di FdI a Taranto, e Maria Vita Nocco al Senato , un imprenditrice alla sua prima esperienza elettorale, caratterizzata da umiltà ed educazione unita alla propria passione politica.
Una sconfitta pesante quella del M5S che ridimensiona il ruolo ed il peso politico del sen. Mario Turco che si illudeva di fare il “miracolo bis” a Taranto e provincia, dopo essersi salvato nel listino “bloccato” del M5S (senza del quale non sarebbe stato rieletto) che ha candidato alla Camera dei Deputati la sua addetta stampa Annagrazia Angolano ed al Senato l’ avv. Roberto Fusco, un attivista pugliese grillino, staccato di oltre 10 punti (ed oltre 50.000 preferenze) dalla candidata Maria Vita Nocco candidata da Fratelli d’ Italia !
Altra prevedibile “bocciatura” politica quella dell’avv. Giampiero Mancarelli, un “prezzemolino” della politica tarantina, che ha girovagato fra tutte le correnti del Pd jonico, incapace di farsi eleggere in consiglio comunale a San Marzano di San Giuseppe (dove raccolse 70 voti !) candidatosi alla Camera a Taranto per il Pd, che è stato “doppiato” da Iaia (FdI). Adesso potrà tornare ad occuparsi di spazzatura e rifiuti sulla poltrona alla presidenza dell’ AMIU Taranto, dove si è messo in luce sinora per sprechi ed insuccessi aziendali, con il risultato più basso nella raccolta differenziata e la TARI fra le più alte d’ Italia ! Mancarelli, a caldo, ha attaccato i vertici del partito : “Questo significa che i nostri vertici nazionali stanno troppo chiusi nelle loro stanze invece di stare sul territorio. Un’assenza che pesa“. In realtà i vertici del PD hanno fatto un solo errore: candidare Mancarelli !
Un voto che dovrebbe far riflettere, su come vengono scelti i candidati che si illudono di poter prendere in giro tutta la provincia di Taranto, che invece preferisce votare ed elegdere persone che hanno fatto della coerenza e stile di vita professionale la propria carriera politica (Iaia), e dell’umiltà e semplicità di una donna-imprenditore (Nocco) il proprio successo elettorale. Un segnale importante questo, che fa capire che gli elettori di Taranto e provincia sono stanchi dei proclami, dei “nominati” e “prezzemolini” .
La gente sceglie e vota persone che hanno da dare alla politica e non da chiedere. Ed era ora, finalmente, lasciatemelo dire !