Ancora una volta a Taranto si rischia di essere colpiti senza motivo da proiettili vaganti, come nel caso odierno nella sparatoria avvenuta all’interno del mercato generale di via Orsini nel rione Tamburi. Un uomo di 51 anni , del quale non si è appreso il nome, è stato ferito questa mattina da un colpo di pistola alla spalla mentre si trovava nella macelleria gestita dal fratello all’interno del mercato generale del rione Tamburi di Taranto.
Il responsabile dell’agguato, poi fuggito a piedi insieme a dei complici, ha sparato tre o quattro proiettili, uno dei quali andato a segno attraverso la porta dell’esercizio commerciale, e saltato a bordo dell’autovettura non identificata con il quale erano arrivati sul posto si sono dileguati indisturbati. Il ferito è stato soccorso dal 118 e trasportato all’Ospedale SS. Annunziata i cui medici si sono riservati la prognosi ma, a quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Taranto del nucleo investigativo del reparto operativo del Comando Provinciale di Taranto che hanno eseguito i rilievi e avviato le indagini per cercare di risalire ai responsabili.
Nella nottata fra sabato e domenica, in via Lago Maggiore sempre a Taranto, un rapinatore ha avvicinato e minacciato un commerciante che rincasava con l’incasso delle propria pizzeria, circa 500 euro, cercando di portare via la borsa. Soltanto la pronta coraggiosa reazione del commerciante ha messo in fuga il rapinatore che è scappato a bordo di un autovettura condotta da un complice, facendo perdere le proprie tracce.
Non va dimenticato che a Taranto, alcune settimane fa, vi è stato un conflitto a fuoco tra malviventi e Polizia di Stato durante un inseguimento, fortunatamente senza alcuna conseguenza per i poliziotti, e le cui indagini non hanno portato a nulla, pur avendo abbandonato l’auto su cui i malintenzionati viaggiavano. Ormai a Taranto a nostro parere occorrono i reparti speciali dell’ Esercito non per l’hotspot situato all’interno del porto, ma per presidiare la città, il cui piano di sicurezza e controllo fa acqua da tutte le parti, onde evitare che la vita sociale e civile del capoluogo jonico finisca nel degrado più totale, nelle mani della malavita che gira e spara indisturbata. Ma forse in Prefettura quando le forze dell’ ordine si riuniscono parlano di altro…