BARI – Il Consiglio d’amministrazione di Acquedotto Pugliese (AQP) ha costituito quattro task force strategiche: nuove fonti; attenzione e tutela della risorsa disponibile; progetto ambiente; partecipazione delle comunità servite. Ne dà notizia la società il cui presidente, Simeone di Cagno Abbrescia, sottolinea che si tratta di “un piano organico e di ampia visione che coinvolge tutti i settori dell’azienda, a partire dalla risorsa idrica, alle infrastrutture, al rapporto con i cittadini. Un piano che esalta la natura pubblica dell’acqua come bene irrinunciabile, da proteggere e preservare, nell’interesse della collettività tutta“.
A conclusione del CdA Nicola De Sanctis Amministratore Delegato di Acquedotto Pugliese ha commentato: “Le nuove sfide impongono scelte coraggiose e forte disponibilità al cambiamento”. Così si è espresso, . “La struttura di Acquedotto Pugliese ha le capacità e le risorse umane e professionali per far fronte con determinazione a queste esigenze operative. Esse sono ormai divenute vere opportunità, perché tutto il lavoro fin qui impostato e realizzato, deve trovare adeguata continuità e sviluppo. Gli importanti risultati conseguiti, la proroga della concessione e l’accesso ai finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti, solo per citare gli esempi più significativi, rappresentano un punto di forza su cui costruire il futuro. Per i lavoratori di AQP, rispondere a queste attese, significa dar vita e possibilità di attuazione alla visione e alle scelte che con responsabilità e forte attenzione al territorio e alle esigenze dei cittadini pugliesi, la Regione Puglia, azionista unico di riferimento, pone alla nostra azienda”.
In una nota, l’Acquedotto Pugliese spiega che intende cogliere la sfida del futuro individuando risorse alternative e complementari alle attuali, anche superando i confini nazionali mediante dissalatori e nuove fonti da acque superficiali, recuperando anche acqua oggi utilizzata dall’industria siderurgica.
All’interno di questo ampio piano, il Consiglio d’Amministrazione ha concentrato l’attenzione su quattro direttrici: nuove fonti, attenzione e tutela della risorsa disponibile, progetto ambiente, partecipazione delle comunità servite. Un percorso ambizioso in continuità con le sfide che arditi pionieri di ieri hanno realizzato in condizioni assolute di ritardo civile, sociale e tecnologico, ma con chiara visione di progresso e di benessere per una regione naturalmente priva di una risorsa primaria. La disponibilità di acqua, oggi, rappresenta un forte invito ad impegnare tutta la Struttura in direzione delle crescenti esigenze che il territorio servito, a tutti i livelli, esprime.
Proseguire ad assicurare acqua, continua e di qualità, rispondere alla domanda che la Puglia pone, è scelta obbligata. AQP è impegnato a sostenere lo sviluppo regionale. Disporre di tale risorsa è indispensabile per garantire crescita e attività produttive in forte espansione: turismo, agricoltura, industria. Particolare attenzione è posta alla difesa ambientale, scelta primaria della Regione Puglia. Il ricorso a nuove tecnologie e a sempre più innovativi criteri gestionali deve assicurare, nei tempi programmati, la piena realizzazione di tali obiettivi strategici.
Reperimento nuove risorse idriche . Le sorgenti Sanità di Caposele hanno rappresentato cento anni fa una soluzione ardita e, ancora oggi, la dorsale storica di Acquedotto Pugliese. Il Canale Principale, costituisce un’opera d’ingegneria eccezionale, all’epoca senza eguali al mondo, per complessità e lunghezza. Con lo stesso spirito, la stessa energia, AQP intende cogliere la sfida del futuro individuando risorse alternative e complementari alle attuali, anche eventualmente superando i confini nazionali mediante dissalatori e nuove fonti da acque superficiali, recuperando anche acqua oggi utilizzata dall’industria siderurgica. Grande importanza ha anche la realizzazione di impianti di affinamento delle acque reflue.
Recupero delle perdite idriche sulla rete, Proseguire nella tutela della risorsa disponibile. Acquedotto Pugliese proseguirà con rinnovato impegno nella ricerca delle perdite e rigenerazione delle condotte attraverso un progetto straordinario di oltre 450 mln di Euro da investire fino al 2029.
Progetto Ambiente. Il Consiglio d’Amministrazione ha favorevolmente accolto il piano delle iniziative nel campo ambientale, che porterà la societàASECO ad assumere un ruolo a rilevanza regionale nella gestione dei fanghi e del rifiuto organico. Nel corso della riunione il Consiglio d’Amministrazione ha approvato il sostegno finanziario al progetto di revamping dell’impianto di compostaggio gestito da ASECO. L’investimento, ammontante a complessivi 9,3 milioni di Euro, è finalizzato all’adeguamento dell’impianto alle migliori best practice di settore senza modificare i quantitativi autorizzati.
Partecipazione delle comunità servite. Gli ambiziosi obiettivi potranno essere raggiunti anche attraverso la partecipazione proattiva delle comunità servite e delle Amministrazioni locali, delineando nuove forme di coinvolgimento, con la consapevolezza che il bene acqua è bene comune.
Cresce la consapevolezza dell’importanza della natura pubblica dell’acqua. Un valore che AQP esalta nel proprio impegno quotidiano, attraverso una gestione improntata alla efficienza ed alla economicità. In considerazione che l’acqua è sì bene primario ma anche diritto, verranno ricercate, con le Istituzioni preposte, adeguate forme di intervento a salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione, con l’obiettivo di intensificare le iniziative già in atto come il bonus idrico.