ROMA – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato un procedimento nei confronti della Rai. L’AGCOM ha ravvisato possibili violazioni in relazione ai “canoni di equilibrio, pluralismo, completezza, obiettività, imparzialità, indipendenza e apertura alle diverse formazioni politiche e sociali” nonché alla necessità di “assicurare un contraddittorio adeguato, effettivo e leale” che devono improntare l’offerta informativa della Rai “al fine di soddisfare il diritto del cittadino a una corretta informazione e alla formazione di una propria opinione”.
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nella sua riunione del 23 luglio, relatore Mario Morcellini, ha adottato all’unanimità una serie di decisioni relative alla vigilanza sul rispetto del pluralismo radiotelevisivo. L’Autorità ha innanzitutto avviato un procedimento nei confronti di RAI ai sensi dell’art. 48 comma 2 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar), ravvisando possibili violazioni in relazione ai “canoni di equilibrio, pluralismo, completezza, obiettività, imparzialità, indipendenza e apertura alle diverse formazioni politiche e sociali” nonché alla necessità di “assicurare un contraddittorio adeguato, effettivo e leale” che devono improntare l’offerta informativa della RAI “al fine di soddisfare il diritto del cittadino a una corretta informazione e alla formazione di una propria opinione”.
Sotto la lente del Consiglio dell’Authority sono finite le posizioni del Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano e del “Tg2 Post”, condotto da Francesca Romana Elisei. Non solo. Oggetto dell’istruttoria aperta dall’AGCOM anche “Realiti“, condotta da Enrico Lucci su Rai 2 , e “L’Approdo“, trasmissione di approfondimento ideata da Gad Lerner.
La notizia ha messo immediatamente in allarme il cda Rai ed in modo particolare la consigliera Rita Borioni, romana, anno 1965, che siede nel consiglio d’amministrazione Rai dal 2015 dove è stata confermata nel luglio 2018, eletta dal Senato della Repubblica, r non ha mai fatto mistero di non condividere la linea politica del governo giallo-verde . Per la Borioni “la cosa è molto preoccupante, perché sembra riguardare l’intera programmazione e non colpisce un singolo segmento“. ricordando “i precedenti richiami certo non facevano presupporre una conduzione equilibrata dell’informazione Rai e d’altro canto, ma è un parere assolutamente personale, basta guardare certe trasmissioni per comprendere che l’equidistanza non sembra essere il primo dei principi seguiti in Azienda”. Per la consigliera “il criterio di separare i fatti dalle opinioni dovrebbe invece guidare chi si occupa di informazione tanto più in un’Azienda di Servizio Pubblico“.
Al riguardo, l’Autorità ha ricondotto al suddetto procedimento anche le contestazioni precedentemente avanzate nei confronti della Concessionaria del servizio pubblico in relazione a servizi di Tg ed extra-tg. Ai sensi del comma 7 dell’art. 48 Tusmar, laddove a seguito del procedimento venisse accertata la gravità delle condotte contestate, l’Autorità potrebbe applicare una sanzione pecuniaria che può arrivare sino al 3% del fatturato realizzato nell’ultimo anno.