ROMA – Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Taranto hanno tratto in arresto un 46enne tarantino per minacce e lesioni personali. L’uomo nel pomeriggio dello scorso 6 settembre aveva fatto visita al legale che curava per conto della consorte, le pratiche della separazione per risolvere delle questioni legate alla separazione con sua moglie, .
Durante il colloquio gli animi si sono riscaldati, tanto che il violento 46enne tarantino ha sferrato un pugno al volto all’avvocato facendolo cadere per terra per poi prenderlo a calci impedendogli di fatto di chiedere aiuto. Dopo l’aggressione, l’uomo ha lasciato lo studio del professionista rendendosi di fatto irreperibile. L’ avvocato è stato quindi soccorso e portato in ospedale dove gli sono stati applicati 30 punti di sutura sul volto, perdendo quattro denti.
Dopo rapide indagini e grazie alla fondamentale collaborazione della vittima, ieri pomeriggio con uno stratagemma gli agenti della Volante sono riusciti ad incontrarlo ed a fermarlo. Due poliziotti in abiti borghesi , un uomo ed una donna, si sono finti una coppia interessata all’acquisto di un immobile in vendita ed hanno fissato un appuntamento con il 46enne ricercato che curava la vendita dell’appartamento- Dopo alcuni minuti, una volta sicuri di avere fronte la persone ricercata, gli agenti lo hanno definitivamente fermato con l’ausilio di una Volante, giunta successivamente sul posto, L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa Circondariale di Taranto.
Il Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Taranto, Avv. Vincenzo Di Maggio con una nota ha commentato l’accaduto: “Voglio esprimere a titolo personale e quale Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto il mio più sentito ringraziamento per la prontezza e la capacità investigativa dimostrata nell’occasione da tutti: dalle Forze dell’Ordine ai Magistrati intervenuti, Procura e Ufficio GIP del Tribunale di Taranto . Assicurare alla Giustizia in modo così veloce, chi ha offeso la Giustizia con un gesto così insensato, é il segnale più evidente che tutti hanno avvertito la responsabilità, non solo di offrire la doverosa risposta sociale al Collega rimasto vittima di tanta violenza ma, di aver voluto costituire un serio monito nell’affermazione dei principi che sovraintendono all’esercizio della Giurisdizione tout court intesa: ogni minaccia al libero esercizio della professione di avvocato ed alla sua indipendenza costituisce una minaccia ed una ferita per l’intera collettività.“
“Va da se che una siffatta reazione del Palazzo a difesa di suddetti principi – ha aggiunto l’ Avvocato Di Maggio – ci inorgoglisce e offre l’ennesima dimostrazione dei buoni rapporti esistenti tra tutti coloro i quali, a Taranto, operano, ognuno nei rispettivi ruoli, per offrire risposte efficaci e fronte comune, nell’interesse della Giustizia“.