ROMA – Il Ministero dell’Economia, ha reso noto che sarà possibile registrarsi sul portale del Fondo Indennizzi per i Risparmiatori truffati dalle banche, che già da domani sarà operativo. Questo l”ultimo dei decreti attuativi necessario per avviare la procedura che verrà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale. Bisognerà compilare sul portale (vedi QUI) in modo guidato ed assistito la domanda in tutte le sue parti, caricare gli allegati richiesti, produrre la domanda compilata in formato Pdf da stampare e quindi firmare la domanda, caricarla e quindi inviarla telematicamente.
Gli oltre 200 mila ex piccoli azionisti e obbligazionisti travolti dai fallimenti delle due banche venete e delle due banche del Centro Italia possono quindi tirare un sospiro di sollievo dopo il timore che la caduta del governo potesse bloccare la procedura per rendere operativo il fondo e quindi consentire l’erogazione degli indennizzi, garantiti con un miliardo e mezzo di euro, soldi che è bene ricordare provengono dai “conti dormienti“, cioè da quei conti correnti dimenticati dai relativi titolari ed intestatari.
E’ quanto era successo con il precedente Governo Gentiloni, per il quale a fine mandato non vennero pubblicati decreti attuativi . Il Governo Lega-M5S aveva garantito l’attuazione del Fondo , ed il premier Conte aveva convocato le associazioni dei risparmiatori a Palazzo Chigi, poco dopo aver ricevuto l’incarico di formare il Governo, nonostante non fosse scontato che le norme di attuazione diventassero operative, considerando anche gli ostacoli incontrati in sede di Unione Europea , che riteneva illegittimo nella prima versione dei testi attuativi del Fondo rispetto alle leggi sulla concorrenza. Questo secondo l’analisi di Pagella Politica, è stato l’unico su dieci degli impegni assunti ad essere stato rispettato dal Governo uscente.
Il Fir erogherà gli indennizzi per il 30% delle somme perdute agli ex azionisti e per il 95% agli ex obbligazionisti delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018. Gli interessati hanno 180 giorni di tempo a partire da domani per richiedere quanto a loro spettante . Gli indennizzi saranno automatici per una platea stimata del 90% del totale, come ricorda il Mef, per chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro.
Per gli altri è previsto un processo di verifica semplificata da parte di una Commissione tecnica istituita presso il ministero. Della serie: se sei benestante puoi anche soffrire ed aspettare…