LECCE – Nonostante una ripresa economica in rallentamento, la Banca Popolare Pugliese si conferma una banca solida, in radicata simbiosi con il territorio. Sono stati questi i due punti essenziali emersi nella conferenza stampa della banca presso la propria filiale di via XXV Luglio a Lecce, per presentare il bilancio del 2018 approvato dal consiglio di amministrazione.
All’incontro erano presenti il presidente Vito Primiceri e il direttore generale, Mauro Buscicchio hanno evidenziato il risultato della Banca Popolare Pugliese nella graduatoria delle varie banche del territorio nazionale pubblicata dal quotidiano Milano Finanza, suddivise per banca solida , per tipologia di qualità.
In relazione alla solidità patrimoniale delle banche “tradizionali”, la Banca Popolare Pugliese, ha conquistato il secondo posto in Italia piazzandosi dopo la Banca Popolare di Ragusa. Allo stesso tempi si conferma per il sesto anno consecutivo la prima banca della regione Puglia per quanto riguarda la solidità.
“La banca conferma il proprio modello di business, – ha detto il presidente Vito Primiceri – che è un tipico modello di banca del territorio che vede nelle famiglie, nelle imprese e negli enti pubblici i propri interlocutori privilegiati. La banca deve creare valore, per i soci e per tutti gli stakeholder in coerenza con il contesto macroeconomico, che soprattutto in quest’ultimi trimestri sembra avere invertito la ripresa, e in coerenza con il modello di business della banca. L’altra linea di tendenza è quella di mantenere sotto controllo i rischi e alta la reputazione dell’azienda. Per una banca come la nostra, che opera con persone espressione del territorio e che nello stesso territorio spesso concludono un arco lavorativo intero, la reputazione è un connotato indispensabile per essere riconosciuti come partner”.
I risultati conseguiti ed i numeri del bilancio sono stati illustrati dal direttore generale Mauro Buscicchio: ” La Banca Popolare Pugliese ha chiuso il proprio bilancio al 31 dicembre 2018, dopo aver azzerato il valore dell’avviamento iscritto in bilancio per 11,732 milioni di euro, con un utile netto di euro 9,55 milioni, con margine di interesse in riduzione del 3,08%, commissioni nette in crescita del 5,63%, spese amministrative in riduzione del 2,24% e rettifiche nette per rischio di credito in riduzione del 34,50% .
Buscicchio ha evidenziato anche la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2018, che ha visto la raccolta complessiva dalla clientela (che ammonta a 4.225 milioni di euro), incrementare la raccolta diretta di 14,60 milioni di euro e un decremento della raccolta indiretta di 25,50 milioni di euro. La raccolta diretta è incrementata del 3,46% (88,44 milioni) dalla raccolta da clientela tradizionale, con un decremento del 16,33% (73,84 milioni) della raccolta effettuata mediante emissione di titoli.
“L’utile registrato al 31 dicembre 2018 – ha continuato il direttore – pari a 9,55 milioni di euro consentirà di proporre, all’assemblea dei soci, la distribuzione di un dividendo di 7,5 centesimi di euro per azione ai 32.939 soci e di confermare la solidità della banca, il cui patrimonio netto al 31 dicembre 2018, dopo la Fta dell’Ifrs 9, ammonta a 312,91 milioni di euro“. Dopo aver illustrato le solide basi attuali, si è proiettata la direzione verso il futuro, cioè le strategie che intende assumere la banca per i prossimi anni.
Primiceri e Buscicchio hanno confermato che il piano strategico 2019- 2022, le cui linee guida sono in continuità confrontate a quelle del piano strategico 2015-2018, e si concentrerà sulla crescita in sostegno ai territori di riferimento; ulteriore affinamento del modello di servizio leggero e multicanale; ulteriore affinamento del modello operativo snello e semplificato; nuovi investimenti in digitalizzazione e innovazione; riqualificazione delle risorse.
“La mission della banca – ha detto in conclusione il direttore generale Buscicchio – è quella di continuare a essere centro di creazione e distribuzione di valore mantenendo una solida patrimonializzazione e un profilo di rischio compatibile per assicurare una sana e prudente gestione aziendale. Resterà fermo il sostegno della Banca al territorio nelle varie forme di contribuzione fino ad ora assicurate“».