Mentre il nostro giornale viene puntualmente invitato alle manifestazioni e ricorrenze presso le sedi istituzionali e centrali nella Capitale delle Forze dell’ Ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza), la Questura di Taranto sotto la guida dell’attuale questore, continua il suo tentativo di boicottaggio e censura della nostra testata, che vi confessiamo ci lascia alquanto indifferenti, anzi lo confessiamo ci fanno abbastanza ridere, per non dire altro. A Taranto, la Festa della Polizia, istituzione a noi particolarmente cara e che rispettiamo, quest’anno invece di celebrarsi nella Questura di Taranto come accadeva con il rimpianto questore Mongini, il suo successore che “ama” (forse un pò troppo…) il palcoscenico ha scelto di svolgerla presso il Castello Aragonese, sede istituzionale che è di un altro corpo militare, e cioè la Marina Militare che come i Carabinieri dipende dal Ministero della Difesa, mentre la Polizia di Stato dipende notoriamente dal Ministero dell’ Interno.
L’attuale Questore di Taranto Stanislao Schimerra, è arrivato nel capoluogo jonico, circa 10 mesi fa al posto del suo rimpianto predecessore Mongini, proveniendo da Matera, città dove la “criminalità” quella vera, organizzata per vederla in azione bisogna guardare qualche fiction televisive .
Qualcuno delle persone e colleghi presenti alla manifestazioni ci ha raccontato l’incredulità generale, quando il Questore Schimerra ha affermato che “La città Taranto è avvolta da uno scudo di sicurezza” elogiando “un perfetto gioco di squadra magistralmente coordinato dal Sig. Prefetto, a cui va il mio ringraziamento”
Il Questore Schimerra ha sintetizzato l’operato della Polizia a Taranto ricordando le numerose… operazioni di polizia giudiziaria effettuate dagli apparati investigativi, tra cui “evidenzio l’immediato arresto degli autori dell’ omicidio Axo“, (dimenticando di raccontare che è stato identificato grazie ad un “confidente” e certamente non a seguito di vere e proprie indagini di polizia n.d.r.), il quotidiano lavoro della Squadra volante in perenne controllo del territorio” cioè quelli che consentono a tutta la città delinquenti in primis di circolare senza casco scorazzando ovunque indisturbati, ed ha aggiunto Schimerra – “il continuo impegno di quanti ogni giorno affrontano le attività di accoglienza dei cittadini extracomunitari, popoli tristemente toccati dal fenomeno della immigrazione forzosa da luoghi di miseria e guerra” dimenticando che in realtà tali compiti non sono esattamente tutti della Polizia, e non a caso il Ministro Alfano ha inviato a Taranto 50 uomini dell’ esercito. Il grazie per la ricezione dei migranti a Taranto va in realtà rivolto alla Marina Militare, alla Guardia Costiera, agli operatori sociali, sanitari, alla protezione civile e soltanto dulcis in fundo alla Polizia di Stato.
Come non sbellicarsi dalle risate dell’ “autocelebrazione ” cicero pro domo sua del Questore Schimerra – allorquando ha affermato che – “La città di Taranto è avvolta da uno scudo di sicurezza che è il risultato di un lavoro nascosto impalpabile, ma vero, reale” aggiungendo poi “Il nostro quotidiano operativo, nell’ultimo anno, ci ha resi orgogliosi del lavoro svolto. Ed in tale contesto sottolineo esclusivamente l’efficace azione di contrasto e l’impegno sul fronte della prevenzione” – concludendo che – “Tutto ciò ci è valso il riconoscimento di città e provincia più sicura di Puglia: classifica stilata da uno dei più prestigiosi organi di stampa internazionali IL SOLE 24ore”. Qualcuno spieghi a Schimerra che il Sole24Ore è noto e letto esclusivamente in Italia, se parla di stampa internazionale economica, l’unico quotidiano realmente internazionale in Europa è il Financial Times.
Ma ci è valso a chi ? Quei dati infatti sono relativi a quando Schimerra era ancora Questore a Matera, ed appartengono quindi all’ottimo (e rimpianto) operato del suo predecessore Questore Mongini e dei precedenti dirigenti della Squadra Mobile e della Digos !
Purtroppo per il Questore di Taranto i fatti non sono quelli come li descrive lui. Infatti l’ultima classifica sulla sicurezza nelle città italiane è quella pubblicata il 7 dicembre 2015 dal quotidiano italiano (e non internazionale) IL SOLE24ORE , che è relativa ai dati del 2014, in cui la città di Taranto era la città più sicura proprio grazie alla presenza del suo predecessore, e non certo per l’attuale in-sicurezza e delinquenza esplosa nel capoluogo jonico e provincia, in concomitanza con il suo arrivo al vertice della Questura di Taranto e di qualche nuovo dirigente (uno peraltro sotto processo per “abuso d’ufficio“)
Analizzando i dati relativi ai reati 2014 denunciati all’autorità giudiziaria dalle forze di polizia (elaborazioni su dati del Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Istat – vedi QUI) si scopre qualcosa di interessante… Infatti, sulla base dei reati per 100 mila abitanti, Taranto ha avuto 3.419 reati con -0,91% rispetto all’anno precedente (2014 sul 2013) , mentre Matera”storicamente” città molto più tranquilla ha avuto un incremento del +3,05 di reati rispetto all’ anno precedente.
Per ragionare meglio sui dati è bene valutare che l’estensione del territorio di Taranto e provincia è esattamente vasto quanto tutta la Basilicata (Matera compresa…) per numero di abitanti con 578.465 residenti . Però mentre la Puglia ha avuto 4.084 reati per 100.000 abitanti (su un totale di oltre 4 milioni di abitanti), la Basilicata pur avendo molti meno abitanti 1/8 della regione pugliese, cioè circa 575mila, ha avuto 14.663 reati, che statisticamente percentualmente parlando in realtà sono molto di più con un calo pressochè analogo, cioè -2.47%. rispetto al -2,88% della Puglia.
Vogliamo forse paragonare la presenza della criminalità in Puglia con quella della Basilicata ? Andiamo a vedere invece concretamente cosa è successo a Taranto, quanto si è sparato, quante rapine sono state portate a termine nel capoluogo ed in provincia con l’arrivo del nuovo Questore.
Partiamo dal settembre 2015, cioè dall’insediamento di Schimerra. Ecco cosa è accaduto, per la precisione. Fatti, non parole :
29 settembre 2015 Il traffico su via Leonida, all’altezza dell’incrocio con via Oberdan è quello dell’ora di punta. Sono le 20 di sera come un altro di fine settembre. L’aria è fresca e la gente torna a casa per la cena. Sul marciapiedi di via Oberdan, davanti all’ingresso del parcheggio a pagamento dell’Amat, c’è Luigi Giangrande. Cammina lungo via Oberdan ignaro di essere finito nel mirino di due sicari. Piergiuseppe Pontrella e Angelo Sangermano in sella ad una potente Bmw. La moto dribbla le auto incolonnate e punta, rombando, dritto su di lui. Quando arriva a tiro, a pochi metri dal bersaglio, uno dei due sicari allunga il braccio e punta la pistola contro Giangrande. Uno, due, tre colpi. Per la vittima designata, fortunatamente, solo una ferita all’area lombare ma nulla di serio. Per i medici dell’ospedale Santissima Annunziata si tratta solo di qualche giorno di prognosi. Arrestati da una pattuglia dei “Falchi” che transitava in zona.
5 ottobre 2015 Nella centralissima isola pedonale di di Taranto un tabaccaio è stato ferito alla testa con il calcio della pistola da uno dei due rapinatori che lo hanno atteso davanti alla filiale di una banca in via Di Palma, dove l’uomo si era recato per depositare denaro. I due rapinatori poi sono fuggiti in sella a una moto. Mai identificati i responsabili
7 dicembre 2015 Nel pieno centro di Taranto in via Mazzini due commercianti sono stati avvicinati, malmenati e derubati del loro scooter da due malviventi. Mai identificati i responsabili
16 febbraio 2016. Rapina con ferimento del titolare al bar ”Oro nero” di via Cugini. Due malviventi armati di pistola fecero irruzione poco prima delle 21 nel locale situato lungo il muraglione e si sono fatti consegnare il portafogli da uno dei titolari. I banditi sono fuggiti a piedi. Mai identificati i responsabili
28 febbraio 2016 sparatoria alla Salinella in via Lago di Montepulciano, non molto distante dalla sede della Questura di Taranto, in cui è stato ucciso il pregiudicato Giuseppe Axo. Arrestato il respondabile.
8 marzo 2016, Intorno alle 21.30 alle porte di Taranto, all’ingresso della SS.7, un equipaggio della Polizia Stradale , all’altezza del quartiere periferico Tamburi, all’altezza dello svincolo per la 106 jonica, una pattuglia della polizia stradale si è imbattuta in un’ AUDI nera. I poliziotti hanno segnalato al conducente della vettura di accostare ma l’auto invece di fermarsi ha immediatamente accelerato, e contemporaneamente all’auto della polizia si è affiancata una Fiat Marea che dopo aver sorpassato l’auto della Polstrada, ha fermato la sua corsa. Sono scesi due o tre uomini ed hanno aperto il fuoco contro l’auto della polizia esplodendo almeno altri due colpi ma fortunatamente i colpi non hanno colpito l’auto della Polizia . Mai identificati i responsabili
17 marzo 2016, Rapina ai danni di una farmacia di via Crispi, nel borgo cittadino. L’uomo, a volto scoperto e sotto la minaccia di un coltello, aveva costretto la titolare ad aprire il registratore di cassa da cui aveva prelevato l’intero incasso. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto, lo hanno arrestato grazie alle videoriprese del sistema di telecamere di sicurezza, ed il pregiudicato, è sospettato di essere l’autore di altre due rapine, consumate nei due mesi precedenti, sempre in danno di farmacie.
Due rapine in poche settimane al Penny Market di San Giorgio Jonico (per la seconda volta nel giro di poche settimane) e una al supermercato “Family” situato sulla via per Pulsano. Mai identificati i responsabili
11 aprile 2016. Arrestati dai CARABINIERI nel giro di poche ore i presunti autori del tentato omicidio ai danni di Giuseppe Tortorella, macellaio tarantino di 51 anni colpito alla spalla da un proiettile davanti alla macelleria del fratello in via Galeso, al mercato rionale del quartiere Tamburi di Taranto. Si tratta di Gaetanino Passarelli, operaio di 51 anni con precedenti di polizia, e i suoi due figli, Maurizio e Raffaello, rispettivamente di 29 e 32 anni, entrambi incensurati e residenti nello stesso quartiere teatro dell’agguato.2 aprile 2016
25 aprile 2016 A Leporano, lungo la litoranea salentina, tre rapinatori con volto coperto da passamontagna, uno dei quali armato di pistola, hanno fatto irruzione all’interno di un ristorante del posto, che al momento era in fase di chiusura, appropriandosi dell’incasso della serata, in corso di quantificazione, all’interno del quale si trovavano al momento alcuni dipendenti e qualche avventore, esplodendo alcuni colpi di arma da fuoco, ferendo una persona. Mai identificati i responsabili
5 maggio 2016 Doppio raid. Due rapine nel giro di poco in centro ed a Paolo VI. Prima dell’orario di chiusura colpo in una tabaccheria-ricevitoria situata tra via Monfalcone e via Principe Amedeo. Due banditi, armati di pistola, si sono fatti consegnare i soldi che erano custoditi nella casa. Sul posto sono poi intervenuti i poliziotti della Sezione Volante. Mai identificati i responsabili
Sempre lo stesso giorno due esattori sono stati rapinati nel quartiere Paolo VI. Stavano riscuotendo gli importi di bollette da privati quando sono stati avvicinati da malviventi i quali hanno intimato loro di consegnare il denaro. Mai identificati i responsabili
11 maggio 2016 Doppio raid. Due banditi con il volto coperto da casco, e uno dei quali armato di fucile, hanno fatto irruzione in una tabaccheria situata in un centro commerciale della Marina di Leporano, e, sotto la minaccia dell’arma si sono fatti consegnare l’incasso ammontante a circa 3.000 euro.
Sono gli stessi che avevano messo a segno altre rapine, una da 10mila euro in una tabaccheria di Gandoli, un altro all’Eurospin di Tramontone . In quella circostanza venne rivenuto bruciato, lo scooter utilizzato dai banditi durante l’assalto al supermercato situato in contrada Baronia. Mai identificati i responsabili.
14 maggio 2016 . Rapina alle 11.30 di mattina in pieno centro ad un supermercato di Carosino, dove un malvivente con il volto coperto da passamontagna, armato di coltello, ha fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale in via Rossini. Agitando la lama che teneva ben stretta in pugno e seminando il terrore tra personale e consumatori presenti in quel momento, si è fatto consegnare l‘incasso della giornata. Mai identificato il responsabile
17 maggio 2016 Con il volto coperto da uno “scaldacollo” un malvivente alle 22.30 dinanzi alla cassa del bar della Stazione ferroviaria di Taranto (adiacente a pochi metri dagli uffici della Polizia Ferroviaria) e con la minaccia di una pistola si è fatto consegnare il denaro in cassa, più una cassetta dove erano custoditi altri soldi. Il rapinatore è poi fuggito in sella ad uno scooter Mai identificato il responsabile
25 maggio 2016 Questa volta è stata presa di mira una tabaccheria sita nella città vecchia, nella centrale via Garibaldi. Poco dopo le 20,00 del 24 maggio, tre rapinatori armati con di pistole e fucile a canne mozze, hanno fatto irruzione nella rivendita di tabacchi. La loro fuga precipitosa nei vicoli della città vecchia, dove hanno fatto perdere le loro tracce, è stata protetta da alcuni colpi di pistola, esplosi in aria, cosa che ha provocato paura e tensione tra i passanti. Il bottino ammonterebbe a 1000 euro circa. Mai identificati i responsabili
Rapina anche a Grottaglie (Ta) dove malviventi alle 19,00 circa hanno messo in atto una rapina: presa di mira una tabaccheria di via Ennio, m in questo caso non si conosce l’entità del bottino. Gli investigatori hanno avviato le indagini. Mai identificati i responsabili
26 maggio 2016 Ennesima sparatoria a Taranto. Il bilancio è pesantissimo: un uomo è morto, mentre il figlio è stato gambizzato. L’agguato mortale è avvenuto nel cuore del quartiere Tamburi, in via Ugo Foscolo, intorno alle 20 di ieri sera all’interno del negozio “Bolle di Sapone”.
E questa sarebbe Taranto sicura ? Abbiamo qualche serio dubbio. O forse invece della Festa della Polizia, al Castello Aragonese si stava filmando una puntata di “Scherzi a parte” ?Ai lettori, ai cittadini di Taranto ed ai vertici del Ministero dell’ Interno la risposta. Noi ci limitiamo a raccontare e documentare fatti e non dare numeri a vuoto !