La Procura distrettuale di Palermo, nell’ambito delle indagini finalizzate all’individuazione della rete di fiancheggiatori che ha sostenuto, nel corso degli anni, la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro, ha disposto l’esecuzione di perquisizioni ed ispezione di luoghi in una zona residenziale di Mazara del Vallo (Trapani), le cui attività sono state delegate congiuntamente ad investigatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Il provvedimento della Dda di Palermo, coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia, scaturisce dagli esiti di recenti approfondimenti investigativi svolti dagli investigatori dello SCO della Polizia di Stato, che sono stati affiancati ed integrati da accertamenti eseguiti dal ROS dell’Arma dei Carabinieri, i quali, nell’ottica della ricostruzione dei movimenti di Messina Denaro, hanno consentito di individuare un’area delimitata di Mazara del Vallo frequentata dall’ex latitante nei mesi precedenti l’arresto; in particolare è stato individuato un complesso residenziale ove si ritiene che Matteo Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di una unità immobiliare ad oggi non ancora individuata.
Per tale motivo, è stato disposto dalla Procura palermitana lo svolgimento di attività finalizzate alla completa perquisizione di tutti i garage pertinenti al citato complesso abitativo nonché ad effettuare una ispezione dei luoghi tesa ad accertare la possibile apertura di appartamenti e garage della struttura mediante alcune chiavi tuttora in sequestro, a suo tempo rinvenute nella disponibilità dell’ex latitante e di alcuni favoreggiatori.
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