La Corte suprema indiana ha rinnovato oggi con una proroga di tre mesi il permesso di permanenza in Italia per i noti motivi di salute del fuciliere di marina Massimiliano Latorre. La decisione è arrivata a seguito di un rinvio di 24 ore. Il Governo italiano aveva chiesto alla Corte suprema indiana l’autorizzazione per il marò a poter continuare le cure necessarie dopo la recente operazione subita al cuore . Il giudice della Corte suprema Anil R. Dave ha detto che “dal momento che il Governo non ha obiezioni, viene concesso più tempo a Latorre per tornare in India. Viene autorizzata una proroga di tre mesi“, precisando che però l’ambasciatore italiano in India dovrà sottoscrivere un documento con cui si assicura il rientro di Latorre in India alla scadenza della proroga concessa.
Massimiliano Latorre è stato dimesso dall’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, anche se come dice una nota dell’Istituto “Permane la necessità di un prosieguo delle terapie consigliate e un attento monitoraggio nelle prossime settimane dell’evoluzione della sua situazione clinica“.
La decisione della Corte suprema viene interpretata come una conferma del dialogo politico in corso che è stato avviati tra il governo italiano e quello indiano. Salman Khursheed ex ministro degli Esteri, ed attualmente ora avvocato in Corte Suprema, ha commentato all’
che la vicenda dei due fucilieri “non potrà mai risolversi nei tribunali” e e che quindi “l’unica via di uscita è una soluzione politica” aggiungendo che la frizione attuale fra i due Paesi è tutta colpa è “di burocrati incapaci che avevo quando ero ministro degli Esteri e che continuano a essere ancora là“.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in partenza per l’Etiopia, ricordando che si trattava di una “richiesta basata su ragioni umanitarie” ha commentato la decisione come “una notizia positiva” aggiungendo che “ora bisogna lavorare a una soluzione definitiva per entrambi i Marò“. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha così commentato su Twitter: “Bene la proroga per Massimiliano Latorre. Continuiamo a lavorare per Salvatore Girone e soluzione definitiva“.