ROMA – E’ scontro aperto tra Matteo Renzi ed il premier Giuseppe Conte, e si avvicina sempre di più l’ipotesi di uno “strappo”. Mentre nella maggioranza viene trovato l’accordo sul decreto intercettazioni, Italia Viva fa la sua campagna acquisti ed accoglie due parlamentati provenienti dagli alleati, arrivando ad avere 30 deputati e 18 senatori. Renzi avverte: “Chi forza a colpi di emendamento spacca la maggioranza“. Il Governo ha posto la fiducia sul decreto Milleproroghe, dibattito aperto sulla prescrizione. Renzi: ‘Da Conte prova muscolare sulla giustizia‘.
La decisione della parlamentare salernitana Michela Rostan è stata resa nota nel pomeriggio intorno alle ore 16 con il messaggio “Un abbraccio e un caro saluto a tutti” comparso sulla chat dei parlamentari di Leu che è passata nel gruppo dei “renziani” di Italia Viva dove è arrivato anche il senatore Tommaso Cerno, ex condirettore di Repubblica, che ha lasciato il Pd.
La deputata Rostan alcune ore prima aveva già scritto una lettera indirizzata al capogruppo Federico Fornaro.Una missiva amara con la quale ha spiegato le ragioni del suo addio politico a Liberi e uguali. “Non posso più affrontare battaglie politiche che sono per me fondamentali in assoluta solitudine“. Ricostruisce i momenti che sono stati per lei più difficili: l’impegno per consentire il rinnovo dei farmaci che combattono l’epatite C di restare nel Fondo per gli innovativi oltre la scadenza di aprile.
Dopo decine di audizioni, dopo che malati e associazioni hanno affermato che debellare la malattia è prossimo ormai e quindi fondamentale che i farmaci innovativi fossero rinnovati per altri 6-12 mesi, è prevalsa evidentemente un’altra campana. Rostan allude agli interessi economici dell’Aifa. Racconta di avere cercato di inserire u emendamento nel Milleproroghe su questo. Niente da fare. Nessuna sponda dal “nostro” ministro della Salute, Roberto Speranza.
Altra delusione della Rostan quella sulla legge per il contrasto alla violenza sui medici e il personale sanitario in servizio. Una battaglia, ha affermato Rostan, “in cui mi sono impegnata per il riconoscimento a queste figure dello status di pubblici ufficiali“. Sulla quale, insiste, il ministro Speranza avrebbe dovuto essere d’accordo. Ma in realtà nulla è stato fatto.
Conclusione della Rostan: “Sono bocconi troppo amari da digerire”. che ha originato la scelta “che assumo con amarezza“. Una decisione che era nell’aria da qualche settimana. Era stato affidato a Guglielmo Epifani, l’ex segretario del Pd attualmente leader di “Articolo 1“, il compito di convincerla a restare nel gruppo, in quanto la deputata, 38enne era uscita dal Pd con i “bersaniani” confluendo appunto in Articolo 1. “E’ una decisione mia. Una decisione politica che tuttavia non c’entra con la questione del governo. ” ha commentato la deputata.
L’ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno diventa il 18esimo senatore del gruppo renziano: “Trovo che il progetto politico delle correnti Pd – Zingaretti, Franceschini, Bettini di progettare un’Italia proporzionale dove i governi e i processi durano in eterno non corrisponde alla mia visione del paese di domani“. Esulta Italia Viva: “Doveva esserci la fuga da Italia Viva e invece il partito di Renzi cresce“. Il suo è un passaggio particolarmente importante visti i numeri della maggioranza al Senato ed i contrasti tra i renziani e i restanti partiti della sinistra che sostengono il Governo Conte bis.
Cerno ha così motivato la sua decisione rivolgendosi a Renzi: “Credo sia ancora possibile ambire a una legislatura riformista che preveda l’elezione diretta e ridia ai cittadini la scelta autentica riguardo a chi guiderà il Paese. Invito Renzi a chiarire la posizione su questo punto”.
Domani Matteo Renzi parteciperà a Porta a Porta, in una trasmissione che si annuncia particolarmente interessante. “Italia Viva ha oggi 30 deputati e 18 senatori”, ricordano fonti del partito renziano.