di Alessandra Monti
Per il 23° anno consecutivo è il gruppo italiano Azimut Benetti a guidare la speciale classifica mondiale “Global Order Book” riservata ai produttori di barche oltre i 24 metri, stilata dalla prestigiosa rivista Boat International calcolata sulla base dei portafogli ordini di 189 cantieri sparsi nel mondo, una classifica che vede molti cantieri italiani nelle primissime posizioni , confermando la leadership di un intero settore nazionale sui mercati di tutto il mondo.
Il cantiere Azimut Benetti di Avigliana (Torino) controllato dalla famiglia Vitelli è al vertice della classifica con 168 nuove unità in costruzione per una lunghezza totale di 5.991 metri, al secondo posto il cantiere “Sanlorenzo“ con base a La Spezia con 128 progetti per una lunghezza complessiva di 4.577 metri. In classifica ci sarebbe stato posto anche per il gruppo Ferretti (controllato da una finanziaria di investimenti del governo cinese.
Ma come già accaduto negli anni precedenti, il gruppo Ferretti in perfetto “stile cinese” (paese dove la “trasparenza” non è molto amata) non ha voluto fornire dati precisi sul portafoglio ordini e non figura quindi nella classifica ufficiale di “Boat International”. All’ottavo posto in classifica compare “The Italian Sea Group“, al decimo “Overmarine–Mangusta“, al dodicesimo “Palumbo“, al tredicesimo “Baglietto” e al diciannovesimo il “Cantiere delle Marche” .
Il gruppo Azimut Benetti sottolinea con una una nota stampa come nell’ultimo anno il portafoglio ordini sia stato incrementato fino al 2027 registrando un valore della produzione superiore agli 1,2 miliardi di euro per l’anno in corso e con un piano di investimenti di 130 milioni per il prossimo triennio. Il gruppo conta oltre 2mila dipendenti, sei cantieri e una rete di 138 punti vendita e di service in tutto il mondo. “Il successo del Gruppo nel Global Order Book 2023 – ha commentato il Ceo di Azimut Benetti Group, Marco Valle – ci fa guardare al futuro con ottimismo. C’è poi un dato particolarmente interessante che la classifica non riporta e che ci racconta come l’età media dei nuovi armatori, anche di barche di dimensioni importanti, si è sensibilmente abbassata e oggi è più vicina ai 50 anni. Non troppo tempo fa era di 65-70. Questo ci permette di avere un orizzonte temporale positivo per i prossimi 15/20 anni perché starà a noi essere in grado di fidelizzare questi nuovi clienti e di accompagnarli nelle scelte future con prodotti innovativi che vadano sempre più incontro alle loro esigenze e anzi talvolta le anticipino“.
L’analisi evidenzia per quanto riguarda la tendenza generale del settore a livello mondiale, che l’industria dei superyacht continua ad avere buoni margini di crescita, con un numero record di imbarcazioni ordinate o già in costruzione. Parliamo di ben 1.203 progetti in via di sviluppo, con un aumento del 17,5% rispetto ai 1.024 dello scorso anno. L’incremento è ancora più significativo sopratutto se si considera che nel 2007, cioè 15 anni fa, il numero era di 777 progetti. Un portafoglio estremamente pesante e impegnativo a fronte del quale vi sono una serie di problematiche importanti e dagli sviluppi non prevedibili, come quelli causati dalla guerra in Ucraina.
Un elemento che pesa non poco sui ritmi produttivi è la difficoltà di far scorrere nei tempi previsti le complesse catene di approvvigionamento. Proprio per questo motivo, “Boat International” calcola che vi sono almeno 95 super yacht la cui costruzione è di fatto bloccata e quindi le consegne in acqua da parte del cantiere sono quindi in ritardo. La domanda di yacht di grandi dimensioni continua a crescere in ogni segmento con eccezione di quelli tra i 61 e i 75 metri, il cui numero risulta in calo soltanto di una sola imbarcazione rispetto all’anno scorso. Il segmento oltre i 76 metri segna da un anno all’altro una crescita da 46 a 53 (nel 2007 erano 18, cioè un terzo degli attuali).
Con un vero e proprio balzo in crescita il numero di ordini dei superyacht più piccoli cioè quelli tra i 24 e i 27 metri, se si tiene conto dei costi di acquisto e gestione, che segna una crescita di 71 nuove imbarcazioni, salendo a quota 348, con un incremento del 25,6%. Nel 2007 erano soltanto 207.