L’ ANCE ritiene “fondamentale” attraverso un comunicato stampa “che si proceda alle necessarie scelte organizzative tra i Comuni per non bloccare l’intera sistema degli appalti. Se come sembra anche questa volta arriverà all’ultima ora una breve proroga, resta comunque in capo alle Amministrazioni l’obbligo di procedere alla centralizzazione per l’affidamento di lavori e forniture di beni e servizi di cui all’art. 33 comma 3 bis del Codice degli appalti così come modificato dal D.L. 90/2014. Tale norma impone a tutti i comuni non capoluogo di provincia a partire dal 1° novembre, a meno di più che probabili proroghe, di procedere all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province”.
“A seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina – ricorda l’ ANCE – l’ ANAC dunque non rilascerà più i CIG necessari per avviare le procedure di affidamento per tutti i comuni che non faranno ricorso ad una delle forme di aggregazione previste dal Codice, precludendo loro la possibilità di accedere al mercato per l’affidamento dei lavori e per l’acquisizione delle forniture di beni e servizi necessari. Con tali premesse, l’ ANCE Taranto si è rivolta ai Sindaci di tutti i comuni della provincia di Taranto per richiamare la loro attenzione sulla necessità di farsi trovare pronti a gestire le procedure di affidamento nell’ambito di un quadro normativo che innoverà profondamente il mercato degli appalti pubblici”
“Il settore, già profondamente segnato dai noti problemi storici quali la costante riduzione delle risorse finanziarie disponibili ed i ritardi associati all’affidamento dei lavori, non può oggi correre anche il rischio di essere paralizzato dall’impossibilità di avviare le nuove procedure. Osservando le preoccupate reazioni dell’ ANCI e della stessa ANAC, è più che probabile l’arrivo di una ulteriore proroga. Ad ogni modo – conclude l’ ANCE Taranto nel suo comunicato – è indispensabile che i Comuni della nostra provincia , capoluogo escluso procedano da subito, responsabilmente, a condurre le necessarie riflessioni indispensabili a quelle scelte organizzative che la norma impone per non incorrere nel blocco degli appalti nella provincia di Taranto”.