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3 Luglio 2024 03:20
3 Luglio 2024 03:20

Anche il Consiglio Nazionale Forense sollecita Ministro e Procura Generale della Cassazione sulla vicenda della Procura di Potenza

Adesso resta da capire quando finalmente il Ministero di Giustizia manderà una ispezione con audizioni presso la Procura della Repubblica di Potenza, da cui cassetti e faldoni troverebbero di tutto e di più.
di Valentina Rito

Dopo le interrogazioni parlamentari sul discutibile operato del pm Giuseppe Borriello della procura di Potenza in relazione a quanto accaduto all’ avv. Antonio Murano del Foro di Potenza, oggetto di una vera e propria azione persecutoria che di legittimo e legale ha ben poco, scende in campo anche la Presidente del Consiglio Nazionale Forense che ha scritto una lettera ufficiale al Procuratore Generale della Cassazione, Giovanni Salvi.

l’ avv. Maria Masi presidente del Consiglio Nazionale Forense

“Desta perplessità, e qualche timore, che un Ufficio di Procura, evidentemente eccedendo nelle proprie prerogative, abbia operato in spregio alla dignità, al decoro e al prestigio della classe forense. Gli avvocati tutti, anche per previsione deontologica, debbono avere massimo rispetto per la Magistratura, sia inquirente che requirente”.

Nota-al-Procuratore-Generale-presso-la-Corte-di-Cassazione-29-3-2022

“Nello spirito della rinnovata collaborazione istituzionale” scrive l’ avv. Maria Masi presidente del Consiglio Nazionale Forense auspico che Ella ritenga di acquisire dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza ogni elemento utile a consentire la ricostruzione dei fatti e, qualora riscontri elementi di rilevanza disciplinare, procedere all’esercizio della relativa azione“.

Adesso resta da capire quando finalmente il Ministero di Giustizia manderà una ispezione con audizioni presso la Procura della Repubblica di Potenza, da cui cassetti e faldoni troverebbero di tutto e di più. E finalmente più di qualcuno che abusa della toga che indossa, capirà che la Legge è e deve essere uguale per tutti. Partendo da chi è demandato per Legge e pagato dai contribuenti per farlo. Possibilmente senza tessere di corrente ed associazioni varie in tasca.

Calpestare una decisione di un Tribunale ed addirittura procedere nei confronti di un avvocato nonostante il rigetto di ben due istanze al giudice , come accaduto la scorsa settimana a Potenza, non può e non deve passare inosservato. Siamo certi e sicuri che la ministra Cartabia, donna e magistrato di altissimo livello e spessore, non resterà indifferente di fronte a certi comportamenti arroganti e fatti gravissimi che poco hanno a che fare, con una giustizia giusta.

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