di REDAZIONE POLITICA
Lo scorso febbraio 2020 a largo Arenula in Roma, nella “Sala Rosario Livatino” del Ministero della Giustizia, venne firmato tra i rappresentanti locali e regionali della magistratura e del Demanio il protocollo che prevedeva la “Rifunzionalizzazione e razionalizzazione degli uffici giudiziari nel territorio del Comune di Taranto” . Lo scopo evidente è quello di concentrare l’attività giudiziaria in un’unica sede agevolando e meno dispersivo il lavoro agli avvocati ed ai cittadini. L’ attuale sede degli uffici giudiziari di via Marche tornerà nella disponibilità dell’ Amministrazione Comunale di Taranto chiamata a decidere nella prossima consiliatura cosa farne.
Il progetto può contare su 70 milioni di finanziamento del Ministero, verrà presentato lunedì prossimo alla presenza del sottosegretario alla Giustizia On. Francesco Paolo Sisto e del dr. Massimo Orlando direttore generale delle risorse materiali e tecnologie del Ministero della Giustizia, nel Salone degli Stemmi del Palazzo del Governo, a latere della sottoscrizione dell’atto di costituzione del diritto di superficie in favore dell’ Agenzia del Demanio sui terreni di proprietà della Provincia di Taranto, ove attualmente è ubicata la sezione distaccata della Corte di Appello e l’aula bunker del Tribunale di Taranto, è un necessario passaggio burocratico-amministrativo propedeutico all’apertura del cantiere di una struttura di cui a Taranto si discute da parecchi anni
La realizzazione della Cittadella della Giustizia a Taranto nel quartiere Paolo VI costituisce un importante intervento urbanistico di notevole respiro riunendo tutti gli uffici penali e civili di Giustizia in un’ unica sede limitrofa all’attuale ubicazione della Corte d’Appello, sede distaccata di Lecce, saranno riuniti gli uffici. Il trasferimento non potrà comprendere il Tribunale dei Minori, attualmente ubicato nella città vecchia, poichè per Legge questo ufficio giudiziario, deve essere separato dagli altri.
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