di REDAZIONE ECONOMIA
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Tim, Fastweb, Teemo Bidco., FiberCop S.p.A., Tiscali Italia S.p.A. e KKR & Co. Inc. L’istruttoria, spiega un comunicato, riguarda i contratti che regolano la costituzione e il funzionamento di FiberCop e gli accordi di fornitura con Fastweb e Tiscali. Secondo l’Autorità Garante “lo sviluppo delle reti di telecomunicazione in fibra rappresenta un obiettivo cruciale per il nostro Paese che può essere raggiunto in tempi rapidi solo attraverso l’esplicarsi di una sana concorrenza dinamica”.
FiberCop, che ha come obiettivo il rapido sviluppo della fibra ottica (FTTH) ed in particolare la copertura del 76% delle aree nere e grigie, riporta un comunicato, si svilupperà sul modello del co-investimento aperto, così come previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni, grazie al quale tutti gli operatori interessati potranno prendere parte al progetto secondo diverse modalità di partecipazione e nell’ottica di garantire la massima concorrenza.
L’Autorità in questa prospettiva “riconoscendo le possibili efficienze dei progetti condivisi di infrastrutturazione ha avviato un’istruttoria per accertare che gli accordi in questione non comportino restrizioni concorrenziali non necessarie e che forniscano adeguati incentivi alla dismissione della vecchia tecnologia delle reti in rame”. Il procedimento ha l’obiettivo di verificare che tali accordi non creino ostacoli alla concorrenza tra gli operatori nel medio e lungo termine e siano volti ad assicurare il rapido ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazione fissa del Paese. L’Autorità, già in occasione della creazione della società FlashFiber, ha mostrato ampia consapevolezza delle potenzialità pro-competitive dei progetti di co-investimento, autorizzando il progetto con rimedi tali da garantire il raggiungimento di apprezzabili efficienze, senza però compromettere la concorrenza infrastrutturale tra i vari operatori.
I vertici di Tim e Fastweb commentando l’intervento dell’Autorità, hanno affermato di aver accolgono con favore la decisione di avviare una valutazione circa gli impatti della costituzione di FiberCop, in vista della piena operatività della joint venture, attesa nel primo trimestre 2021. L’avvio del confronto, che è conseguente ad una richiesta di Tim e Fastweb, nello spirito di collaborazione che contraddistingue da sempre la relazione dei due operatori con le Autorità di settore, rappresenta un importante passaggio dopo che la Commissione Europea, lo scorso 26 novembre, ha comunicato che FiberCop non sarà soggetta ad alcun obbligo di comunicazione ed approvazione da parte dell’Antitrust comunitario.