di REDAZIONE POLITICA
E’ composta da 32 articoli la bozza del “Decreto Ristori” che il Governo Conte bis ha messo in campo, il quarto decreto anti-Covid, che dovrà sostenere con dei ristori le perdite per i bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e teatri chiusi dall’ultimo Dpcm.
L’obiettivo del Governo è di varare il provvedimento entro oggi ed inviarlo in Gazzetta Ufficiale entro la giornata, come annunciato dal premier Giuseppe Conte. Una corsa contro il tempo per garantire aiuti immediati con le risorse a disposizione, circa 5-6 miliardi di euro, senza ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio.
Il fondo per la cultura incrementa la sua dotazione di 100 milioni di euro. Le risorse saranno destinate al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d’autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non statali. Il fondo è destinato altresì al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre.
Nuova indennità una tantum da mille euro per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo. Interessati dal bonus anche i lavoratori intermittenti, gli autonomi senza partita Iva e i venditori a domicilio.
Per il mese di novembre verrà erogata dalla società Sport e Salute nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori sportivi. Interessati dall’indennità gli impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni – Comitato Olimpico Nazionale , il Cip-Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Coni, dal Cip, e le società e associazioni sportive dilettantistiche che a causa dell’emergenza Covid hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività.
“Ristoro immediato per i teatri e i cinema chiusi dal Dpcm della scorsa settimana, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo: è di oltre in miliardo di euro il pacchetto di misure approvato questa sera per i settori della cultura e del turismo”. Il ministro della cultura Franceschini, commenta così le norme contenute nel decreto ristori approvato dal Cdm.”Gli aiuti saranno immediati per risarcire chi ha subito le conseguenze di una chiusura repentina in conseguenza dell’ultimo Dpcm. Con questo intervento – prosegue Franceschini – prosegue l’attività di sostegno a due settori fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria. I fondi arriveranno in tempi rapidi dal momento che il sostegno avviene attraverso il rifinanziamento dei diversi fondi di emergenza contenuti nei precedenti decreti. In particolare, vengono rifinanziati: il Fondo emergenze cinema e spettacolo con 100 milioni di euro, il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con 50 milioni di euro, oltre 400 milioni di euro verranno indirizzati a un contributo a fondo perduto per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali e 400 milioni al Fondo emergenze agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche”.
“Il decreto ristori vale oltre 5 mld che saranno utilizzati per dare risorse immediate a beneficio di categorie e lavoratori direttamente interessati: ristoranti, bar ristoranti, cinema, palestre e piscine, per citarne alcuni” ha detto in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte, subito dopo l’approvazione del decreto di oggi con gli aiuti per i settori colpiti dalla nuove limitazioni del lockdown mirato.
“I contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessante, in automatico nei prossimi giorni, con bonifico dell’Agenzia delle entrate” perché si tratta della modalità “più celere. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito” ai contributi previsti col dl rilancio “li otterrà, gli altri subito dopo” ha aggiunto il Premier.
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