di Redazione Cronache
Il Consiglio di amministrazione dell’Apulia Film Commission di cui sono soci la Regione Puglia e 54 comuni pugliesi, che ieri è stato parzialmente rinnovato a seguito delle dimissioni di tre dei suoi cinque componenti, ha deciso all’unanimità di applicare la sanzione della sospensione per dieci giorni del direttore generale Antonio Parente, accusato dalla presidente Simonetta Dellomonaco di averla aggredita anche fisicamente durante una discussione di lavoro.
La presidente del Cda ha aperto i lavori e dopo l’insediamento dei novi consiglieri, ha lasciato la seduta del consiglio per corretti motivi di opportunità, che è stata presieduta dal vicepresidente, Ettore Sbarra. Presenti i consiglieri Giandomenico Vaccari, Carmelo Grassi e Marina Samarelli questi ultimi due nominati ieri insieme al vicepresidente Sbarra.
La contestazione a Parente riguarda una sua denunciata aggressione nel corso di una riunione risalente al 27 novembre scorso alla Dellomonaco, che il direttore generale ha negato essere mai avvenuta. Dopo l’avvio del procedimento disciplinare sono stati ascoltati i testimoni che hanno parzialmente confermato l’episodio. Sentito il parere dell’avvocato interno della Film Commission, il Cda ha deciso all’unanimità la sanzione. Il Consiglio è stato nuovamente convocato per domani pomeriggio per discutere dell’incarico di direttore generale di Parente che potrebbe essere rimosso per il venir meno del rapporto fiduciario.