ROMA – La Corte Costituzionale ha stabilito che la multinazionale dell’acciaio ArcelorMittal Italia potrà partecipare al giudizio di legittimità costituzionale, previsto per il prossimo 9 ottobre, relativo alla norma del decreto legge che assegnava la cosidetta “immunità penale”’ relativamente alle condotte attuative del piano ambientale dell’azienda ai commissari dell’ Ilva in amministrazione straordinaria , ai loro delegati e futuri acquirenti dell’azienda, e pertanto anche ad ArcelorMittal dopo i due anni di affitto degli impianti acquisti come da contratto gli stabilimenti siderurgici e gli impianti dell’ex gruppo Ilva .
Lo ha stabilito un’ordinanza della Corte Costituzionale, la numero 204 dello scorso 16 luglio, pubblicata nella giornata di ieri. “L’intervento di ArcelorMittal Italia spa è ammissibile, posto che essa, quale concreto gestore dello stabilimento, è titolare di un interesse qualificato, immediatamente inerente al rapporto sostanziale dedotto in giudizio e non semplicemente regolato, al pari di ogni altro, dalle norme censurate, avendo il giudice rimettente censurato le menzionate disposizioni perché, oltre a esonerare da responsabilità penale i gestori dello stabilimento, autorizzano ‘in ogni caso’ la prosecuzione dell’attività produttiva presso lo stabilimento ILVA di Taranto in pendenza di sequestro penale sino al 23 agosto 2023” si legge nella decisione dei giudici.
pronuncia_204_2019Nell’ordinanza la Corte ha precisato che al giudizio che si svolgerà il prossimo ottobre parteciperà anche la Regione Puglia in qualità di parte offesa.