ROMA– La multinazionale franco-indiana ArcelorMittal ha annunciato la conclusione odierna della transazione di AM Investco Italy Srl per l’acquisizione del Gruppo ILVA. In una nota si legge che “a seguito della chiusura della transazione ArcelorMittal ha ora assunto il pieno controllo direzionale di Ilva, che formerà ora il nuovo polo industriale ArcelorMittal Italia“.
“ILVA è un asset di qualità che offre un’opportunità unica di espandere e rafforzare la nostra presenza in Europa, acquisendo il sito di produzione di acciaio più grande d’Europa” ha dichiarato Lakshmi Mittal, presidente e ceo di ArcelorMittal, commentando l’operazione. “Vantiamo una lunga storia di rilancio di asset poco efficienti. Sono fiducioso nel fatto che riusciremo a ripristinare le prestazioni operative, finanziarie e ambientali di Ilva e che, nel farlo, creeremo valore per la nostra società, gli stakeholder di Ilva e l’economia italiana“
“I nostri piani aziendali ambientali, industriali e commerciali illustrano in dettaglio come effettueremo il turnaround di Ilva. Il caposaldo dei nostri impegni di investimento è rappresentato dal programma di investimenti ambientali, che ammontano a 1,15 miliardi di euro. Nelle “Analysts slides” diffuse insieme ai dati trimestrali si precisa che dei 2,4 miliardi “300 milioni destinati al risanamento ambientale saranno finanziati con i fondi presi dal gruppo Riva“.
Quindi da parte ArcelorMittal l’investimento sarà di 2,1 mld complessivi. Per la parte ambientale 300 destinati al “pile coverage“, 200 ai “coke ovens” 200 al “trattamento dei rifiuti” ribadisce Aditya Mittal che aggiunge “I lavori sono già iniziati e, nel tempo, sono sicuro che riusciremo a realizzare la nostra visione di trasformare Ilva non solo in uno dei produttori di acciaio leader in Europa ma anche in uno dei più responsabili“.
“Data la storia di Ilva, sarà anche fondamentale ricostruire la fiducia con gli stakeholder locali, attraverso un dialogo aperto e trasparente, dimostrando loro la differenza positiva che apporteranno i nostri significativi impegni ambientali“.