Fonti parigine del gruppo ArcelorMittal , colosso franco-indiano dell’acciaio hanno confermato di aver depositato insieme al gruppo Marcegaglia un’offerta non vincolante per l’acquisizione dell’ILVA di Taranto. “Negli scorsi mesi, ArcelorMittal e il nostro partner Marcegaglia hanno avuto un dialogo costruttivo con il commissario Piero Gnudi a proposito della potenziale acquisizione delle attività di Ilva – spiega la società franco-indiana in una nota diffusa via e-mail -. Avendo avuto l’opportunità di visitare gli impianti in diverse occasioni, crediamo di avere l’expertise e le risorse richieste per risanare l’Ilva, e abbiamo per questo inviato un’offerta non vincolante per acquisire tutte le attività dell’ Ilva».
Il commissario Gnudi ora avrà 30 giorni per accettare o rifiutare la proposta della cordata guidata dai franco-indiani di Arcelor Mittal, uno dei leader della produzione d’acciaio al mondo e dagli italiani del gruppo Marcegaglia, i quali mirano a rilevare il più grande stabilimento siderurgico europeo insieme gli altri due impianti liguri di Cornigliano e Novi che sono al momento ancora di proprietà del Gruppo Riva.
Nella proposta ricevuta da Gnudi, vi sarebbe una condizione molto rigida richiesta dal nuovo gruppo in caso di acquisizione, e cioè lo la divisione deli assett con la creazione di due nuove strutture . Una “bad company” per gestire i contenziosi ed i risarcimenti ad essi legati, ed un’altra società, una new company con la quale gestire il personale, gli impianti e le attività industriali;