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22 Dicembre 2024 11:56

Arrestati a Roma due agenti della polizia stradale: pretendevano soldi per sfuggire alle multe

I due poliziotti erano diventati un vero e proprio incubo per gli automobilisti, ma sopratutto i camionisti, che transitavano nei pressi di Colleferro, Comune a sud della Capitale, chiedendo soldi alle persone fermate per evitare pesanti sanzioni, ed in alcuni casi attestavano falsamente di essere in servizio.da loro.

ROMA  – Tutto è  partito a seguito della denuncia di un autotrasportatore, che ha raccontato di essere stato fermato all’altezza di San Cesareo da due agenti di pattuglia della Polizia Stradale, e di essere stato costretto a consegnare loro del denaro in contanti per evitare di essere sanzionato a causa del sovraccarico del mezzo che guidava.   A quel punto sono immediatamente state avviate le indagini e, grazie anche ai controlli incrociati effettuati dalla squadra e dal Centro Operativo della Polizia Stradale, gli investigatori sono immediatamente risaliti ai due poliziotti sui qualisi è concentrata l’attività investigativa.

Le indagini della Stradale di Roma coordinata dalla procura di Tivoli hanno portato alla luce permesso di accertare  tredici i reati di corruzione, concussione, truffa aggravata e falso, commessi in soli tre mesi  dagli agenti  , S.A. 42 anni e M.E. 48, finiti in manette a Roma, perché secondo il Gip del Tribunale di Tivoli dr. Mario Parisila carcerazione è l’unica soluzione per impedire ai due indagati di proseguire con la loro condotta” in quanto per i due poliziotti le condotte delittuose costituivano “una vera e propria abitudine di vita e di servizio“. I due, stando alle ricostruzioni della procura “ricercavano, coglievano se non creavano ogni occasione utile per conseguire utilità indebite“.

I due poliziotti erano diventati un vero e proprio incubo per gli automobilisti, ma sopratutto i camionisti, che transitavano nei pressi di Colleferro, Comune a sud della Capitale, chiedendo soldi alle persone fermate per evitare pesanti sanzioni, ed in alcuni casi attestavano falsamente di essere in servizio.da loro.

Tra intercettazioni, appostamenti e pedinamenti, in tre mesi, sono stati accertati i diversi reati commessi dai due che avrebbero per due volte costretto dei trasportatori e automobilisti al pagamento di somme di denaro, o altre prestazioni a loro utili, sotto il ricatto di multe e sanzioni.  Dal quadro accusatorio descritto dal Gip i due agenti della Polizia Stradale arrestati, avevano ormai trasformato il servizio che gli era stato affidato, come una sorta di bancomat,  “praticando un costume esistenziale improntato alla continua e sprezzante indifferenza generale al precetto” ed “alla truffa e alla menzogna sistematiche“.

Al momento gli investigatori della Polizia Stradale di Roma coordinati dalla procura di Tivoli sono ancora al lavoro per definire meglio l’illecita attività dei due agenti. “Va sottolineata – ha commentato il Procuratore della repubblica di Tivoli, Francesco Mendittola sensibilità del cittadino che ha segnalato la concussione patita e che ha consentito al personale del compartimento di polizia stradale di Roma di acquisire preziosi elementi per la ricostruzione della verità ed evitare ulteriori condotte illecite da parte di pubblici ufficiali infedeli“. I due agenti infedeli sono stati trasferiti nel carcere di Rebibbia.

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