A Roma degli esperti ladri di appartamento di nazionalità georgiana, comunità molto presente anche in Puglia, nel barese, inserivano dei piccoli cunei di plastica tra la porta e lo stipite, un sistema infallibile per accertare se i proprietari delle case da svaligiare che avevano nel mirino fossero in vacanza o meno. Se i cunei, denominati “metka“, nei giorni successivi rimanevano al loro posto, i ladri sapevano di avere strada libera e procedevano al furto. A fermare due georgiani ci hanno pensato gli agenti del Commissariato di Polizia ” Vescovio” della Questura di Roma, allertati dal custode di un condominio nella elegante zona di Villa Ada, il quale a sua volta si era insospettito a seguito del frastuono causato dagli allarmi degli appartamenti che scattavano contemporaneamente per mancanza improvvisa di corrente.
All’ arrivo della Polizia sul posto, gli agenti si sono insospettiti per la presenza dei cunei, che venivano immediatamente riconosciuti successivamente anche dai colleghi della polizia giudiziaria. Così la Questura di Roma ha avviato una serie di appostamenti in attesa dell’arrivo dei ladri, già immortalati nei video delle telecamere. Una volante del commissariato dopo poco ha intercettato due persone che rispondevano alla descrizione dei malviventi, che sono quindi stati fermati e trovati con n arnesi da scasso e quindi arrestati proprio mentre tentavano di entrare in un altro condominio della zona . I due georgiani sono stati giudicati con rito “direttissimo” e condannati entrambi alla pena di 1 anno 4 mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Cioè rimessi a piede libero, pronti a rubare nuovamente !
Chissà come avrebbe applicato il codice penale quel giudice, se i ladri gli avessero rubato in casa. Eccovi cari lettori, un esempio di malagiustizia. Le forze dell’ ordine arresta i malviventi ed i tribunali li rimettono in libertà !