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21 Novembre 2024 17:37

Arrestati l’ex sindaco di Pozzuoli Figliolia e l’esponente Pd Oddati. Obbligo di firma per il consigliere provinciale di Taranto Luciano Santoro

L'accusa a carico di Santoro è di aver ricevuto la somma di 10mila euro come compenso per la sua mediazione illecita con gli uffici comunali di Taranto. Uno scandalo che ha coinvolto anche il salernitano Nicola Oddati, che fino al 2022 è stato commissario provinciale del Pd di Taranto .

Dopo le perquisizioni del 2022 arrivano in casa Pd arresti ed avvisi di garanzia per gli appalti su Rione Terra . Un vero terremoto giudiziario-politico che riguarda anche il candidato alla segreteria Provinciale Pd di Taranto, Luciano Santoro,  ex assessore comunale del Comune di Grottaglie ed ex consigliere dell’ Amministrazione Provinciale di Taranto. L’ inchiesta condotta dai pm della procura di Napoli  Stefano Capuano, Sergio Ferrigno ed Immacolata Sica, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato, che hanno affidato le indagini agli investigatori del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli guidato dal colonnello Paolo Consiglio e dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini della Squadra Mobile napolenata della Polizia di Stato.

A seguito delle attività investigative della Squadra Mobile napoletana e della Guardia di Finanza di Napoli sono state eseguite di 11 misure cautelari nei confronti di politici, amministratori locali e imprenditori disposte dall’ di 300 pagine  del Gip Antonio Baldassare. per il quale le indagini hanno “consentito di far emergere una serie di gravi episodi di malaffare politico e istituzionale consistenti in corruttele variamente determinate e in un disinvolto e talvolta sfacciato abuso dei poteri e dei compiti di cui sono titolari a vario titolo pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio”. Non solo. Nelle carte è sottolineato anche “un altrettanto smodato ricorso a forme di pressione esercitate in nome di un potere politico malamente inteso, non già quale rappresentazione e mediazione delle istanze della popolazione per il governo della cosa pubblica, ma solo come forma di gestione di opportunità personali finalizzate al lucro proprio e ai tornaconti economici per i singoli soggetti coinvolti” si legge nell’ordinanza.

L’ imprenditore di Pozzuoli, Salvatore Musella per aggiudicarsi la gestione di un grande complesso turistico-alberghiero nel Rione Terra di Pozzuoli,, avrebbe corrisposto denaro e altre utilità, con cadenza periodica, a Nicola Oddati, all’epoca dei fatti componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico e attualmente dirigente di staff della Regione Campania con ufficio in via Poli a Roma incaricato a curare i rapporti con la conferenza delle Regioni ed il governo, definito “spregiudicato esponente politico…costantemente al soldo” dell’imprenditore Musella.

Arrestati ed associati in carcere l’ex sindaco del Comune di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, per accuse che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione, Nicola Oddati, ex responsabile delle politiche regionali del PD oltre all’imprenditore puteolano Salvatore Musella il quale che sarebbe stato beneficiario di un appalto veicolato dal comune e  l’ ex presidente Enit Giorgio Palmucci, attuale vice presidente Confindustria Alberghi Italia.

Grazie alla intermediazione di Oddati e al contatto privilegiato di Musella con Vincenzo Figliolia sindaco pro-tempore di Pozzuoli, sarebbe stata manipolata l’aggiudicazione della concessione del Rione Terra rendendo noto in anticipo a Musella i requisiti di partecipazione alla gara. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza, sarebbe stata anche predisposta l’individuazione dei partner dell’imprenditore puteolano, persino la designazione dei componenti della commissione di valutazione delle proposte.

Un affare a “tavolino” sventato dalle dall’inchiesta che oggi ha portato il gip di Napoli a emettere undici misure cautelari. Sempre secondo gli inquirenti Musella sarebbe stato aiutato dai suoi stretti collaboratori Salvatore Della Corte, Gianluca Flaminio e Antonio Carrabba, da Angelo Tortora dipendente del Comune di Pozzuoli, da Giorgio Palmucci presidente pro-tempore dell’ Enit, nominato componente della Commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione, oltre che da Giovanni Bastianelli, all’epoca dei fatti direttore esecutivo dell’Enit.

Salvatore della Corte e Gianluca Flaminio due collaboratori dell’imprenditore Musella sono stati quindi arrestati e posti ai domiciliari, mentre per Angelo Tortora, dipendente del Comune di Pozzuoli, stretto collaboratore dell’ex sindaco Figliolia; Giovanni Bastianelli, ex Direttore Esecutivo dell’ENIT-Ente Nazionale Italiano del Turismo; Antonio Carrabba, stretto collaboratore e professionista di riferimento di Musella è stato disposto l’obbligo di presentazione.

Musella avrebbe anche beneficiato dell’intermediazione illecita di Oddati in accordo con Luciano Santoro ex consigliere provinciale del Pd di Taranto e con Sebastiano Romeo ex segretario provinciale del PD di Reggio Calabria nell’ambito di appalti per la ristrutturazione, rispettivamente, di “Palazzo Carducci” a Taranto e del complesso scolastico “B. Chimirri” di Catanzaro.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

 

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