Nel tardo pomeriggio di ieri, nel corso delle operazioni di sbarco gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto al termine di rapidissime indagini, hanno individuato e fermato un cittadino di nazionalità tunisina di 20 anni, ritenuto essere lo “scafista” di un barcone con a bordo 310 profughi, salpato dalle coste libiche lo scorso 5 giugno. I migranti erano stati tratti in salvo il giorno successivo, nel canale di Sicilia da una nave della marina militare danese che nel frangente aveva recuperato anche un altro gommone con 89 persone a bordo.
Il cittadino tunisino era stato notato subito dagli agenti, perchè tra i migranti sbarcati, tutti di origine centrafricana era l’unico ad avere diversi tratti somatici. Nel corso delle indagini, ascoltando diverse testimonianze i poliziotti hanno stretto il cerchio intorno al ventenne magrebino, che era stato notato, durante la traversata, essere al timone del barcone. Pertanto dopo aver accertato le responsabilità del giovane tunisino, gli agenti su disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente lo sottoponevano a fermo .