Dopo una complessa attività investigativa i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. Francesco Maccagnano presso il Tribunale di Taranto su richiesta del pm Francesco Sansobrino della Procura di Taranto – nei confronti del commercialista Luca Stanisci, tarantino 61enne, gravemente indiziato dei delitti di peculato e falsità materiale commessa da P.U. aggravata e continuata, commessi in qualità di curatore fallimentare ovvero commissario liquidatore nominato dal Tribunale di Taranto nell’ambito di quattro procedure concorsuali.
Le investigazioni sono partite a seguito delle denunce presentate dai nuovi curatori fallimentari nominati dal Tribunale di Taranto –Sez. Civile in sostituzione del commercialista Stanisci – e condotte dalle Fiamme Gialle tarantine, hanno consentito di acquisire elementi di prova da cui desumere – allo stato – la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, che – rivestendo la qualità di Pubblico Ufficiale, come professionista incaricato dal Giudice delegato (ex art. 30 L.F.) nell’ambito di quattro procedure fallimentari, ed avendo in virtù di tale qualifica la disponibilità di somme di denaro vincolate e giacenti sui conti correnti intestati alle medesime procedure – si appropriava di importi fino ad un totale di circa 750 mila euro.
Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto, in particolare, dopo aver ascoltato a sommarie informazioni delle persone informate sui fatti hanno eseguito delle acquisizioni documentali e indagini finanziarie, a seguito delle quali è stato possibile ricostruire accuratamente le operazioni bancarie dello Stanisci, confrontando gli estratti conti con i provvedimenti giudiziari effettivamente depositati e risultanti dagli atti delle procedure.
Da tali approfondimenti investigativi emergeva che lo Stanisci, in un arco temporale di circa 10 anni, dal 2012 al 2021, ha effettuato centinaia di prelievi bancari illeciti, emettendo assegni circolari in suo favore apparentemente giustificati dalla falsa copia dei relativi mandati di pagamento, in realtà mai depositati agli atti della procedura e recanti la firma falsificata dei giudici delegati.
Contestualmente alla misura cautelare personale il G.I.P. Francesco Maccagnano ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, di somme di denaro nonché immobili e disponibilità finanziarie fino alla concorrenza dell’importo di circa euro 750 mila, pari al provento dei reati finora accertati. Il commercialista Stanisci, difeso dall’avvocato Luca Balistreri, comparirà nei prossimi giorni dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia.
L’operazione costituisce un’ulteriore testimonianza del costante lavoro svolto dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto finalizzato al contrasto dei reati contro la Fede Pubblica e la Pubblica Amministrazione, a garanzia della regolarità delle procedure concorsuali e delle istanze del ceto creditorio.