Gianni Alemanno ex sindaco di Roma, la notte di Capodanno è stato arrestato per una contestazione relativa allo svolgimento dei servizi sociali ai quali era sottoposto dopo la condanna definitiva subita nell’ambito dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” condotta dalla Procura di Roma. Alemanno infatti avrebbe dovuto lavorare presso la associazione benefica So.Spe – Solidarietà e Speranza fondata da suor Paola D’Auria. Tra gli obblighi previsti anche quello di non lasciare la propria abitazione prima delle 7 del mattino e rientrare in casa entro le 21. Alemanno sarebbe stato arrestato per la violazione degli obblighi imposti dai magistrati.
È da ieri sera nel carcere di Rebibbia dopo essere stato raggiunto da un provvedimento di revoca dei servizi sociali che erano stati concessi dal Tribunale di Sorveglianza di Roma . Alemanno era stato condannato con sentenza definitiva definitiva ad 1 anno e 10 mesi di detenzione con l’accusa di “traffico di influenze illecite” in uno dei filoni della maxi inchiesta “Mondo di Mezzo” nella quale erano cadute le accuse di corruzione a suo carico. Da quanto si apprende, la decisione del tribunale sarebbe connessa, a delle trasgressioni ed il mancato rispetto della pena alternativa, dopo che la condanna era diventata definitiva dopo la pronuncia della Cassazione.
Lacunosa la sua osservanza alle prescrizioni che includeva obblighi di orari (divieto di uscire prima delle sette e oltre le 21). Ma soprattutto contraria alle regole la frequentazione con Paolo Colosimo, avvocato condannato per il processo Fastweb e quindi pregiudicato. Incastrato da una serie di intercettazioni — è appena finito in una nuova inchiesta per riciclaggio — che lo mettono in relazione con alcuni condannati,
Alemanno si è presentato spontaneamente nella stazione dei Carabinieri di Monte Mario a Roma che lo hanno poi accompagnato e tradotto nel carcere romano di Rebibbia nella tarda serata di ieri. All’ex sindaco di Roma Capitale viene contestato nello specifico di non avere rispettato le prescrizioni previste nell’affidamento ai servizi sociali.Il tribunale di Sorveglianza ha quindi emesso nei suoi confronti un provvedimento d’urgenza. Nelle prossime settimane verrà fissata una udienza davanti alla Sorveglianza, mentre la difesa di Alemanno ha chiesto chiede il ripristino della misura alternativa per l’ex ministro.
