Arrestato il poliziotto della Postale “stalker” del calciatore Fabio Quagliarella
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Redazione CdG 1947
Il poliziotto finito in carcere era finito a processo con le accuse di calunnia e atti persecutori nei confronti di una decina di vittime fra i quali diversi professionisti di Castellammare di Stabia, l'artista caprese Guido Lembo e il calciatore Fabio Quagliarella, in quel periodo della sua carriera tra Sampdoria, Udinese e Napoli, ed anche in Nazionale.
di Francesca Laura Mazzeo
ROMA – I militari dell’ Arma dei Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, nel tardo pomeriggio di ieri, affiancata dalla Polizia di Stato di Castellammare di Stabia ha dato esecuzione all’ordine per la carcerazione nei confronti di Raffaele Piccolo, di 54 anni, appartenente alla Polizia di Stato, e sospeso dal servizio, ritenuto responsabile di atti persecutori, calunnia e sostituzione di persona, il quale dovrà scontare la pena di 4 anni e 6 mesi
I reati contestati al poliziotto finito in carcere, sono stati svolti in un arco di tempo intercorrente tra il 2006 ed il 2010, ai danni di numerosissimi imprenditori e professionisti, tra il calciatore ex Napoli Fabio Quagliarella e di Guido Lembo, gestore della taverna “Anema e Core” di Capri. Le lunghe indagini di polizia giudiziaria, condotte dalla squadra investigativa del Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno reso possibile di documentare le responsabilità del Piccolo – appartenente alla polizia e sospeso da tempo dal servizio – che per anni, fingendosi amico delle vittime, le ha perseguitate con lettere e messaggi anonimi contenenti false accuse di pedofilia e di collusioni con la criminalità organizzata.
Fabio Quagliarella, costituitosi parte civile assisitito dall’avvocato Gennaro Bartolino, nel corso della sua deposizione in aula presso il Tribunale di Torre Annunziata dichiarò che le lettere anonime inviate da Raffaele Piccolo alla società di De Laurentiis, furono uno dei motivi della sua cessione dal Napoli alla Juventus.
Lo scorso 26 settembre la Corte di Cassazione aveva respinto il ricorso dei legali di Raffaele Piccolo, poliziotto stabiese in servizio presso la Polizia Postale , dichiarando la prescrizione solo per un solo episodio. Gli ermellini della Suprema Corte hanno confermato la condanna a 4 anni e mezzo di reclusione già emessa dai giudici di primo grado e dell’appello.
Piccolo era finito a processo con le accuse di calunnia e atti persecutori nei confronti di una decina di vittime fra i quali diversi professionisti di Castellammare di Stabia, l’artista caprese Guido Lembo e il calciatore Fabio Quagliarella, in quel periodo della sua carriera tra Sampdoria, Udinese e Napoli, ed anche in Nazionale.
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