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26 Novembre 2024 19:26

Arrestato Tumbarello, il medico di Messina Denaro. Il gip: “Il medico massone ha firmato 137 ricette per il latitante”

Tumbarello ha visitato personalmente il boss latitante «più ricercato al mondo», è stato il primo a diagnosticargli il tumore, gli ha prescritto, in quasi due anni, più di un centinaio di farmaci e analisi mediche intestandole ad un proprio assistito, che in realtà godeva di ottima salute, sapendo perfettamente di avere davanti Matteo Messina Denaro.

Reggono davanti al gip Alfredo Montalto le accuse che la Procura di Palermo contesta ad Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara, paese in cui il padrino si è nascosto nell’ultimo periodo della latitanza, arrestato oggi per “concorso esterno in associazione mafiosa” e “falso ideologico“. Nelle 31 pagine della misura cautelare disposta dal giudice Alfredo Montalto, su richiesta del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dell’aggiunto Paolo Guido e dei pm Piero Padova e Gianluca De Leo, ordinanza che potete leggere integralmente sul CORRIERE DEL GIORNO, il giudice per le indagini preliminari ribadisce più volte che il professionista, da qualche mese in pensione, era “consapevole e informato della reale identità del paziente”.

Arresto-Tumbarello-OK

Per il gip Montalto, ci sono esigenze cautelari a carico del medico tali da superare il fatto che abbia più di 70 anni e il carcere è la sola misura adeguata. In carcere assieme a Tumbarello, è finito anche un altro abitante di Campobello, Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che aveva ceduto consapevolmente l’identità al boss mafioso Messina Denaro, ma con le accuse di “favoreggiamento” e “procurata inosservanza della pena” aggravate dall’aver favorito Cosa nostra . A lui i pm della Procura di Palermo contestano di aver fatto la spola con lo studio di Tumbarello per consegnare al boss le ricette mediche e al professionista i documenti sanitari che il padrino di volta in volta gli sottoponeva.

Alfonso Tumbarello, Matteo Messina Denaro ed Andrea Bonafede

Tumbarello come si legge nell’ ordinanza del giudice continua a svolgere l’attività professionale di medico nonostante il pensionamento e soltanto con la più grave misura coercitiva può essergli impedito di prodigarsi ancora a favore di altri esponenti mafiosi“, mettendo in evidenza il passato del medico, protagonista “di un rapporto ben più risalente (sino agli anni novanta del secolo scorso) e diverso da quello più strettamente professionale con Messina Denaro”.

Nei giorni scorsi, dopo le polemiche sul ruolo massonico di Tumbarello, era immediatamente intervenuto il vertice del GOI – Grande Oriente d’Italia, a cui il professionista risulta essere stato iscritto: il Gran Maestro Stefano Bisi ha sospeso il medico massone a tempo indeterminato, che faceva parte della loggia “Valle di Cusa – Giovanni di Ganci”. Il medico pneumologo siciliano, che ha studio in corso Umberto primo a Campobello di Mazara , è andato in pensione il 31 dicembre scorso. Ma come emerso dalle indagini del ROS dei Carabinieri è rimasto in servizio a tempo pieno per il superlatitante Matteo Messina Denaro “boss” di Cosa nostra.

Nel passato di Tumbarello c’è stata anche la politica. Eletto consigliere provinciale nel 2003, successivamente gli era andata male la candidatura per l’Assemblea Regionale Siciliana non venendo eletto, con una lista che appoggiava Totò Cuffaro. In seguito nel 2011 tentò anche la corsa a sindaco nella sua città guidando una lista denominata “Il Popolo della Libertà“, riuscendo ad ottenere soltanto 610 voti. Che non gli sono bastati.

Per Andrea Bonafede, cugino omonimo di colui che aveva ceduto la propria identità al boss Matteo Messina Denaro, è scattata l’immediata sospensione di dipendente del Comune di Campobello di Mazara. Bonafede, di 6 anni più giovane del cugino già in carcere, è stato arrestato oggi pomeriggio a Campobello di Mazara. Contrattista del Comune di Campobello di Mazara sino al 2019, il “giovane” Andrea Bonafede è stato stabilizzato il primo luglio 2019, insieme a tutti gli altri 50 ex articolisti che prestano servizio all’ente. Sino ad oggi ha prestato servizio presso il settore “Servizi alla città” del Comune.

Alfonso Tumbarello il medico personale di Matteo Messina Denaro

Il nome di Alfonso Tumbarello emerge peraltro anche in una vecchia indagine sull’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, già condannato per traffico di droga e poi deceduto di Covid. Vaccarino, massone, amico della famiglia del boss Messina Denaro, si rivolse proprio al medico Tumbarello per organizzare un incontro con Salvatore Messina Denaro, fratello dell’ex latitante e mafioso di spicco.

Sono durissime le parole dei pm della DDA di Palermo che nella richiesta di arresto del medico e del factotum del boss, accolta dal Gip, stigmatizzano l’omertà diffusa di Campobello, scrivendo nella richiesta di misura cautelare del medico di Matteo Messina Denaro: “Tutte le indagini ancora in pienissimo e frenetico svolgimento sulla ricostruzione delle fasi che hanno preceduto la cattura di Messina Denaro hanno innanzitutto offerto uno spaccato dell’assordante silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara che, evidentemente con diversi livelli di compiacenza omertosa, paura, o addirittura complicità, ha consentito impunemente al pericoloso stragista ricercato in tutto il mondo di affrontare almeno negli ultimi due anni cure mediche e delicatissimi interventi chirurgici in totale libertà“.

il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione

Il riferimento dei magistrati è alla rete di “fiancheggiatori” che è stata svelata al momento solo in parte , consentendo l’arresto dell’autista del “boss” e del geometra Bonafede, entrambi di Campobello. Per quest’ultimo il tribunale del Riesame oggi ha ribadito il carcere respingendo la richiesta di revoca della misura avanzata dal suo difensore. “Sorprende e ferisce leggere di “assordante silenzio dell’intera comunità campobellese”. Se la presenza del superlatitante a Campobello era così palese ed evidente a tutti, mi chiedo come mai non sia stato trovato prima?” ha replicato il sindaco Giuseppe Castiglione che dimentica che la presenza è stata scoperta solo nei giorni scorsi, mentre molti suoi concittadini “mafiosi” ne erano perfettamente a conoscenza,

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