ROMA – Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi sono stati posti agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta e per emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, a seguito delle misure emesse dal gip di Firenze .
Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza,nell’ambito di una nuova inchiesta, condotta dal procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, dal procuratore aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries per il fallimento di tre cooperative: la“Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv” e coinvolge anche una terza persona, Mariano Massone, imprenditore di Campo Ligure (Genova).
Si tratta di società collegate alla società “Eventi 6” che ha sede a Rignano sull’Arno, controllata dai coniugi Renzi che risulta intestata proprio alla madre . Secondo l’accusa i genitori dell’ex premier avrebbero provocato “dolosamente” il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse, ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro.
Padre e madre di Renzi erano già stati convocati dai pm di Firenze a marzo del 2018. Ad attirare l’attenzione degli inquirenti sono state due fatture da 140mila e 20mila euro. I due contabili contabili riguardavano prestazioni che la società Eventi 6 , che sulla carta, si occupava di volantinaggio e altre prestazioni analoghe, avrebbe fornito a società dell’imprenditore Luigi D’Agostino, interessato all’apertura di alcuni outlet in Toscana.
Il sospetto della procura fiorentina è che le due fatture in questione riguardassero delle prestazioni mai avvenute in realtà : una delle due riguardava proprio lo studio di fattibilità per un centro commerciale. “Lo so benissimo che questo è un lavoro che valeva al massimo 50-60-70 mila euro. Ma se tu me ne chiedi 130 e sei il padre del presidente del Consiglio mi posso mettere a discutere con te e chiederti di farmi lo sconto?” diceva l’imprenditore D’Agostino in una intercettazione telefonica . La Eventi 6,
Il gip di Firenze ha accolto le richieste della Procura di Firenze per l’emissione di misure cautelari, a carico dei tre indagati, per scongiurare il rischio di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. Gli arrestati nel tempo sono stati amministratori di fatto di tre società cooperative, che sarebbero tutte legate alla “Eventi 6“, la società dei genitori di Matteo Renzi.
Le ipotesi di reato contestate riguardano l’emissione, tra il 2013 e il 2018, di fatture per operazioni inesistenti all’interno di una delle società. Ed anche l’ipotesi di bancarotta fraudolenta che sarebbe stata commessa per le due altre società cooperative tra il 2010 e il 2013. “Mai vista una cosa del genere: arresti domiciliari a due persone prossime ai 70 anni per fatti asseritamente commessi al piu tardi nel 2012” è stato il commento dell’ avvocato Federico Bagattini, legale difensore dei coniugi Renzi , aggiungendo “Ci riserviamo ogni valutazione sul merito alla lettura completa delle carte“.