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3 Luglio 2024 09:36
3 Luglio 2024 09:36

Arriva la mano pesante sugli stalker. Manda in ospedale la compagna, ma finisce in carcere

Eseguita dalla Polizia di Stato ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale nei confronti di un uomo gravemente indiziato del reato di danneggiamento, lesioni, stalking e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
di Valentina Rito

Un cittadino italiano di 38 anni è stato arrestato la scorsa notte in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, con le accuse di danneggiamento,  lesioni, stalking e maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato accusato di aver picchiato e maltrattato la sua ex una 35enne italiana, che ha minacciato e ossessionato per mesi. A denunciarlo, dopo l’ennesimo  episodio di violenza, è stata proprio la donna.

Tutto ha avuto origine nel giugno del 2021 all’interno dell’ospedale Grassi, dove la donna era stata accompagnata per un dolore fortissimo al costato, conseguenza di una precedente aggressione causata dall’uomo. La donna, successivamente raggiunta dal personale della Polizia di Stato, aveva dichiarato di essere stata picchiata dal compagno ma di non voler formalizzare alcuna denuncia.

Analogo episodio si è verificato qualche mese dopo, ma in quella circostanza, la vittima è riuscita a trovare il coraggio di denunciarlo. A seguito della decisione di porre fine alla loro relazione sentimentale , l’indagato, non accettando la conclusione del rapporto, ha cominciato a tempestarla di telefonate intimidatorie e minacciose, tanto da portarla ad avere paura per la propria incolumità, motivazioni che hanno condotto il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ad adottare la misura della custodia cautelare in carcere.

L’uomo è stato, così,  rintracciato in zona Corviale dagli agenti del X° Distretto Lido di Roma della Polizia di Stato e condotto presso la casa circondariale di Regina Coeli. L’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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