Oggi pomeriggio il giudice preliminare di Milano dr.ssa Tiziana Gueli chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla procura di Milano per il reato di truffa ai danni dell’Inps ha sollevato questione pregiudiziale sulla competenza territoriale rimettendo gli atti alla Cassazione ex art 24 bis cpp, affinchè decida se il processo deve essere celebrato a Roma come richiesto dalla difesa del ministro o a Milano come invece vorrebbe la locale procura della Repubblica. Adesso saranno ora i tempi per la fissazione dell’udienza in Cassazione a determinare le scadenze della vicenda e le sue conseguenze in ambito politico.
L’accusa avanzata dalla Procura di Milano nei confronti della Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz D’ Asburgo Lorena, del manager Paolo Giuseppe Concordia e nei confronti delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, è quella di avere fatto lavorare per una delle testate del suo gruppo alcuni giornalisti che si trovavano in cassa integrazione durante l’emergenza COVID.
Il collegio della difesa sostiene che il reato sarebbe in realtà semmai un reato più lieve, cioè quello di indebita percezione di finanziamenti pubblici, e che se si è effettivamente compiuto, a loro dire si è compiuto a Roma cioè nella città dove ha sede legale l’ Inps. La Procura di Milano ha cercato vanamente di convincere la giudice a mantenere nel capoluogo lombardo il processo, in modo anche da poter puntare su tempi più rapidi, ma il giudice preliminare Tiziana Gueli oggi ha deciso di non poter decidere, rimettendo la decisione sulla competenza alla Corte di Cassazione .