ROMA – Dopo pochi giorni il porto di Taranto torna oggi a ricevere al molo San Cataldo una nuova ondata di profughi. La nave “Alan Kurdi” della Ong Sea- Eye è attraccata in banchina intorno alle 8.15 di questa mattina, con a bordo 88 migranti , soccorsi una settimana fa nelle acque libiche . Questo è il secondo sbarco al porto di Taranto dopo quello della Ocean Viking dello scorso del 16 ottobre quando arrivarono 176 migranti, tutti trasferiti presso il Cara di Bari due giorni dopo, e di cui il Viminale al momento non ha fornito alcuna notizia di ricollocamento.
La città pugliese torna ad essere “place of safety”, cioè luogo sicuro di primo approdo e verrà applicato lo stesso protocollo operativo di due settimane all’ interno del porto mercantile dove è ubicato un’ Hotspot, centro di identificazione e prima accoglienza, gestito in proroga dal Comune di Taranto, e dalla locale Polizia Municipale, grazie alla massiccia presenza di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Lo scorso 9 ottobre, la Prefettura di Taranto, a seguito di un bando di gara aveva aggiudicato l’Hotspot al Consorzio Sociale Hera, la cui gestione dovrebbe iniziare a gennaio 2020 , a seguito della transizione e conseguenti ricorsi, .
La decisione del Viminale sulla destinazione di Taranto della nave ONG che trasporta gli 88 profughi , le cui operazioni di accoglienza sono coordinate dalla Prefettura di Taranto e vi parteciperanno gli operatori dell’hub, Comune, Asl, Forze di polizia, Marina militare, Autorità marittima e portuale, Guardia Costiera, 118, Croce Rossa Italiana ed associazioni di volontari. Il Comune di Taranto ha reso noto che “Ci sono solo 9 minori non accompagnati e non sono bambini piccoli. La Prefettura ha l’elenco di nostre strutture, comunità educative o ex Sprar (oggi Siproimi). La scorsa volta – sbarco di Ocean Viking di Sos Mediterranee e Medici senza Frontiere il 16 ottobre con 176 migranti – nessuno è rimasto a Taranto e sono stati in Hotspot 24 ore”.
Contestualmente il commissario europeo per Migrazioni, Affari Interni e Cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, ha comunicato su Twitter di accogliere positivamente lo sbarco a Taranto e l’ulteriore dimostrazione di solidarietà di Italia, Germania, Francia, Portogallo e Irlanda, in questa soluzione coordinata.
Il Viminale ha reso noto che si è conclusa la procedura di ricollocazione dei migranti presenti sulla nave, attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta. La Germania e la Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2.
La realtà invece potrebbe rivelarsi ben diversa e proprio per controllare quanto accadrà l’ on. Rossano Sasso, deputato pugliese della Lega ha anticipato e confermato la sua presenza attraverso una nota diffusa dall’ agenzia ANSA:”Ennesimo sbarco in Puglia ancora una volta a Taranto. Apprendo dal Viminale, sempre più ministero dell’invasione, che domani mattina sbarcheranno nella mia Puglia altri 88 immigrati. Sarò al porto di Taranto per testimoniare ancora una volta il no della Lega a questa immigrazione senza regole, alla ripresa dell’invasione, alla rinnovata mangiatoia dell’accoglienza. Per la sinistra ed il M5s l’importante è riaprire i porti e continuare a distruggere la Puglia”
“Con Matteo Salvini avevamo fermato sbarchi fuorilegge e fatto chiudere centri di accoglienza dai quali spesso partivano delinquenti, spacciatori, stupratori; con il governo PD-Renzi-M5S hanno riaperto i porti agli irregolari” aggiunge Sasso “Taranto e la Puglia hanno bisogno di una politica che difenda i posti di lavoro, che difenda il diritto alla salute e non chiuda gli ospedali, di politici onesti che non barattano voti in cambio di assunzioni, ed invece assistiamo esattamente all’opposto. Per la sinistra ed il M5s – conclude il deputato pugliese della Lega – l’importante è riaprire i porti, e continuare a distruggere la Puglia”.
Per la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese “non siamo di fronte ad alcuna invasione: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018“. La ministra riconosce che a settembre c’è stato un aumento degli arrivi, “ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi”.
Per il leader della Lega Matteo Salvini, invece “il ministro dimostra di non conoscere nemmeno i dati ufficiali affermando che gli sbarchi sono aumentati solo a settembre: sono invece cresciuti sia a settembre (2.498 contro i 947 del 2018) che a ottobre (2.015 contro i 1.007 di un anno fa), ovvero da quando c’è lei”.
Openpolis fa un bilancio ad un anno dal primo dl, quello che ha eliminato la protezione umanitaria. I dinieghi della richiesta di asilo sono saliti all’80%, i rimpatri sono fermi e continua così a crescere il numero di irregolari: saranno 680mila entro il 2019 e supereranno i 750mila a gennaio del 2021 (erano 491mila nel 2017)
Nel frattempo Alarm Phone ha diffuso la notizia su Twitter di un altro salvataggio effettuato a mare “tra ieri sera e stamattina, circa 200 persone in pericolo sono state salvate in acque internazionali e sono ora a bordo del mercantile Asso 30, battente bandiera italiana. La Guardia costiera è informata. Le persone sono scappate dalla Libia e devono essere portate in salvo in Europa!”.
(notizia in aggiornamento)