di REDAZIONE CRONACHE
È questa la decisione dei giudici della II Sezione collegiale del Tribunale Penale di Roma nell’ambito del processo che vedeva tra gli imputati anche l’ex comandante generale dei Carabinieri, Gen. Tullio Del Sette, accusato di una vicenda legata all’abuso d’ufficio. I giudici hanno accolto la richiesta della Procura, ed hanno fatto cadere le accuse anche nei confronti anche di Antonio Bacile, ex comandante regionale della Sardegna, e Gianni Pitzianti, delegato del Cocer-Cobar, l’organismo di rappresentanza dell’Arma.
Assolti “perché il fatto non è più previsto della legge come reato”. L’inchiesta era approdata a Roma da Sassari per competenza territoriale. Inizialmente la procura aveva chiesto l’archiviazione, ma successivamente il Gip aveva disposto l’imputazione coatta. Il rinvio a giudizio risale al luglio del 2019. La formula usata per assolvere gli imputati dall’abuso d’ufficio, in attesa delle motivazioni, aiuta a capire come sulle contestazioni abbiano influito le modifiche normative legate all’abuso d’ufficio decise dal decreto Semplicificazioni dell’estate 2020. Quella modifica attribuiva “rilevanza alla violazione da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, nello svolgimento delle pubbliche funzioni, di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge”. In un primo momento l’accusa avanzata a carico degli indagati era di avere adottato “illegittimi provvedimenti di demansionamento e trasferimento ad altri uffici» di un colonnello di un luogotenente e di un tenente dei Carabinieri“.
“Grande soddisfazione da parte del generale Del Sette che ha vissuto con grande dignità e riserbo questo momento di oggettiva sofferenza: per chi come lui nella vita ha servito lo Stato, vedersi accusato di fatti che non ha commesso è fastidioso innanzitutto dal punto di vista umano. Sono state accolte integralmente le richieste della difesa alla quale si era associata anche la Procura”, ha commentato dopo la sentenza il difensore, l’avvocato Carlo Bonzano.