Il giudice monocratico del Tribunale di Taranto dr. Vita Lavecchia ha assolto il sindaco Ippazio Stefàno “perché il fatto non sussiste” dalla ridicola accusa di porto d’arma da fuoco in luogo pubblico in relazione a un episodio avvenuto il 21 maggio del 2012. Infatti il primo cittadino del capoluogo jonico , era in possesso di un regolare porto d’armi, quando venne fotografato mentre brindava alla sua rielezione a primo cittadino per il centrosinistra in un comitato elettorale e spuntava una pistola dalla cinta del pantalone
Stefàno, che era il Sindaco uscente, dopo essere stato rieletto, aveva subito forti minacce mafiose da noti pregiudicati che ora sono tutti in carcere per le loro attività delinquenziali. La foto, pubblicata dalla stampa, suscitò polemiche, subite cavalcate dai soliti e ben noti “pennivendoli-ventriloqui” che seguono le cronache giudiziarie a Palazzo di Giustizia. Il sostituto procuratore della Republica dr.ssa Marina Mannu in udienza aveva chiesto la condanna a un anno. Stefàno, egregiamente difeso dagli avvocati Carlo e Claudio Petrone, ha sempre dichiarato di aver portato la pistola con sé in quanto come ben noto aveva subito numerose minacce, e nei giorni precedenti era stato pedinato e accerchiato davanti al portone di casa da alcuni noti pregiudicati, che attualmente si trovano detenuti in carcere .
Fu lo stesso Stefàno a rivelarlo ad un collega serio come il giornalista Goffredo Buccini del Corriere della Sera. Così raccontava il sindaco di Taranto “Quattordici aggressioni m’hanno fatto, quattordici. Coi coltelli, a schiaffi, pure la benzina addosso m’hanno tirato. Poi non le dico gli insulti. Lo Stato non consegna le case? E quelli vengono da me. Sprofonda la statale? Sempre da me, vengono. Quindici vigili urbani sono finiti in ospedale, e allora io dicevo: ragazzi, scansatevi, me la vedo io. Tutti sanno dove abito, e mi aspettano sotto il portone, quasi sempre per parlarmi, ma certe volte non solo per parlare. Io sto lì”
Raccontava Stefàno al Corriere della Sera : ” mi hanno minacciato, durante la campagna elettorale m’è arrivata una lettera a casa: ritirati, mi dicevano, se no tu e la tua famiglia rischiate. Io ho denunciato tutto alla Digos, ma non voglio la scorta, non voglio che qualcuno si giochi la pelle per me, non uso nemmeno l’auto di servizio. E non mi sono ritirato. Mica posso avere scariche di adrenalina ogni volta che uno mi viene incontro” – aggiungeva Stefàno “avrei potuto strillare in campagna elettorale, prendevo dieci punti in più. Invece sono stato muto. Non volevo infangare il nome di Taranto, non volevo che si pensasse che i tarantini sono violenti”.
Era stato persino il procuratore capo della Repubblica Franco Sebastio (in pensione dal prossimo 1 gennaio) a firmare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari (ex art.415 bis del Codice di Procedura Penale), nei confronti del Sindaco Stefàno accusandolo di aver partecipato avendo con se la pistola, alla riunione-festa svoltasi il 22 maggio del 2012 nel circolo “Sinistra democratica per Stefàno” . Secondo la Procura tarantina, Stefàno non avrebbe potuto e dovuto, pur dotato di regolare porto d’armi, avere con se l’arma. Ma oggi a distanza di 30 mesi, la giustizia quella vera, che non ha “appetiti elettorali”, ha trionfato, ed il Sindaco Ippazio Stefàno , persona per bene ed incorruttibile, è stato assolto.
Adesso tutto questo, statene pur certi i “passacarte” e “ventriloqui” (scambiati per giornalisti…) sempre pronti a scondinzolare intorno ai magistrati tarantini, non ve lo racconteranno. Qualcuno di loro sperava in una condanna. Chissà…. forse voleva sentirsi meno solo !
P.S. un giornalista V.R. attualmente disoccupato, con i suoi commenti su Facebook tempo fa pretendeva dall’alto della sua esperienza…. di darci lezione di giornalismo, sostenendo addirittura che “copiavamo” da lui. Guardate un pò cosa ha pubblicato oggi il quotidiano per cui fa il corrispondente. Il sindaco Stefàno nella didascalia della foto viene confuso, ed indicato come un “pm.” cioè un pubblico ministero. Scusate, ma secondo voi si può mai copiare da certa gente ?