Giovedì 23 ottobre 2014 si è tenuta l’audizione in V Commissione Consiliare della joint-venture Tempa Rossa che ha voluto illustrare la sua posizione in merito agli ultimi provvedimenti delle autorità Regionali sulla base di una nota, datata 24 settembre 2014, dell’ ARPA Puglia sul “Progetto Tempa Rossa” . Il Progetto è inserito nella Legge Obiettivo del 2001 ed approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) nel Marzo del 2012, viene finanziato totalmente con capitali privati investiti dai tre partners della Joint Venture, contitolari della Concessione Gorgoglione in cui si trova il giacimento Tempa Rossa, e cioè la Total E&P Italia, Shell Italia E&P e Mitsui E&P Italia. Per la realizzazione del Progetto, a fronte di una stima di costo globale di un miliardo e seicento milioni di Euro, ad oggi ne sono stati spesi oltre cinquecento milioni. L’investimento del progetto Tempa Rossa presso la Raffineria di Taranto ha un valore di circa 300 milioni di Euro. I lavori dureranno all’incirca due anni e prevedono l’intervento di circa 50 imprese; circa 300 posti di lavoro saranno creati per realizzare tali attività.
La parte riguardante la Raffineria di Taranto (di proprietà ed operata da Eni) secondo la joint-venture rappresenta un progetto ecosostenibile che ha già ottenuto autorizzazioni fondamentali quali il Decreto di Compatibilità Ambientale VIA-AIA del 27/10/2011 e il Nulla Osta di Fattibilità rilasciato dal CTR Puglia in data 17 APR 2013. Con delibera N.1942 del 6/10/2014, la Giunta della Regione Puglia ha richiesto al Ministero dell’Ambiente il riesame della VIA-AIA relativa al Progetto Tempa Rossa, sulla base di un parere espresso dall’ARPA in data 24/09/2014 su richiesta dalla stessa Regione. La JV Tempa Rossa ritiene che la VIA-AIA ottenuta nel 2011, non debba essere riesaminata e che le criticità evidenziate dall’ARPA Puglia ad anni di distanza non siano fondate, tra l’altro, per le seguenti ragioni:
- Non vi è nessun aumento del quadro emissivo della Raffineria in conseguenza del progetto TR. Infatti, una delle prescrizioni VIA-AIA vincola la costruzione e l’esercizio del futuro impianto alla totale compensazione del potenziale incremento di emissioni, assicurando nei fatti il mantenimento inalterato dell’assetto emissivo rispetto all’ante operam (rif. Art.1, comma 2 del Decreto VIA/AIA del 27/10/2011).
- In merito al potenziale incremento del traffico navale connesso al progetto Tempa Rossa, si prevede un numero massimo di 90 navi/anno e, considerato il quasi dimezzamento del traffico navale negli ultimi 5 anni (il 19% solo nell’ultimo anno), il lieve incremento legato al progetto Tempa Rossa costituirebbe piuttosto un parziale recupero dell’operatività del porto.
- Relativamente alle considerazioni critiche sul Nulla Osta di Fattibilità, la joint-venture Tempa Rossa ha desiderato sottolineare che, tra i vari componenti del Comitato Tecnico Regionale, siano presenti (secondo quanto previsto all’art.19 “Composizione e funzionamento del Comitato Tecnico Regionale e Interregionale” del D.Lgs.334/99 e s.m.i.), dei rappresentanti della stessa ARPA, circostanza che dimostra la a conoscenza e la condivisione del provvedimento definitivo rilasciato dal Comitato.
- Inoltre, nell’ambito del Rapporto Preliminare di Sicurezza per la Fase Nulla Osta di Fattibilità redatto per il “Progetto Tempa Rossa” è stata sviluppata l’analisi dei possibili effetti domino. Il risultato di queste analisi ha dimostrato che le installazioni di Tempa Rossa non determinano possibili effetti domino e che gli scenari incidentali non causino alcun effetto al di fuori della Raffineria.
Sulla base di una serie di elementi quali quelli sopra citati, considerate l’insufficienza e l’imprecisione degli argomenti proposti nella relazione dell’ ARPA del 24 settembre, la joint-venture Tempa Rossa ritiene che il riesame della VIA-AIA sia completamente ingiustificato e gravemente pregiudizievole per il progetto stesso, non solo a Taranto ma nella sua globalità. In occasione dell’audizione sono stati inoltre forniti ulteriori chiarimenti in merito alla questione delle emissioni provenienti dal Progetto Tempa Rossa: così come comunicato ufficialmente al Ministero dell’Ambiente – interlocutore istituzionale in materia di VIA – una serie di innovativi interventi di carattere tecnologico-gestionale permetterà non solo la totale compensazione delle emissioni del Progetto (corrispondenti a 36 t/anno) ma comporterà addirittura un saldo finale delle emissioni di VOC della raffineria di 28 t/anno in meno rispetto all’ante operam, grazie all’abbattimento nel complesso di 64 t/anno.
E’ stata ribadita infine la completa apertura e volontà al dialogo con le istituzioni e con la cittadinanza, in particolare tramite la partecipazione ed il contributo ai tavoli di lavoro che le Autorità vorranno organizzare in merito alle procedure di VIS (Valutazione d’Impatto sulla Salute), all’eventuale riesame degli studi sull’effetto domino già realizzati nell’ambito del CTR, ed alle compensazioni previste ex legge Marzano.