di REDAZIONE CRONACHE
Continuano ad aumentare i casi “positivi” che nelle ultime 24ore sono stati 645 a fronte di 4.147 tamponi registrati che sono così suddivisi : a Bari e provincia 219 positivi , a Brindisi e provincia 30, nella BAT e provincia 18 , a Foggia e provincia 269, a Lecce e provincia 86 , a Taranto e provincia 16 . Sono 4 i casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 47 decessi così suddivisi : a Bari e provincia 16 , nella BAT e provincia 1 , a Brindisi e provincia 4 , a Foggia e provincia 18, a Lecce e provincia 3 , a Taranto e provincia 5.
Dall’inizio dell’emergenza Covid sono stati effettuati 1.012.689 test. Su oltre 5 milioni di abitanti. Questi dati generali:
53.157 sono i casi attualmente “positivi” al Covid-19.
E’ di 87.084 il totale dei casi positivi Covid in Puglia, così suddivisi:
33.560 a Bari e provincia;
9.960 nella BAT e provincia;
6.281 a Brindisi e provincia;
19.381 a Foggia e provincia;
6.781 a Lecce e provincia;
10.536 a Taranto e provincia;
501 attribuiti a residenti fuori regione;
84 provincia di residenza non nota.
Il Consigliere regionale Renato Perrini (Fratelli d’ Italia) è molto critico sulla mala-gestione in Puglia di Emiliano e Lopalco dell’emergenza Covid19, sollecitando i tamponi nelle farmacie e dai medici di famiglia per ripartire in sicurezza dal 7 gennaio: “Nonostante la Regione Puglia sia ad oggi tra quelle con la più alta percentuale di positivi e ricoveri Covid, è ancora l’ultima per numero di tamponi effettuati, e per bocca del presidente Michele Emiliano con il tracciamento saltato. La mancanza di tracciamento impedisce di isolare gli asintomatici, e di evitare la diffusione del contagio. Nonostante questo la Regione Puglia non ha ancora provveduto all’assunzione dei tracciatori messi a disposizione dalla Protezione Civile nazionale, come rilevato da una interrogazione dell’on. Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia. Inoltre, cosa gravissima, non ha ancora distribuito i tamponi antigenici, forniti dal commissario Domenico Arcuri, per i test da effettuare dai medici di famiglia ai loro assistiti. Migliaia di tamponi che si sarebbero potuti fare in questi mesi evitando altrettante migliaia di contagi, e che volontariamente la Regione Puglia ha deciso di tenere chiusi nel cassetto“.
“Allo stesso tempo tutte le altre Regioni italiane hanno coinvolto nel tracciamento anche le farmacie – aggiunge Perrini – Sia privatamente, al pari dei laboratori, che per lo screening di massa che tutte le Regioni ormai stanno facendo a tappeto, tranne la Puglia. Propongo dunque che, con l’obiettivo di riaprire le attività essenziali il 7 gennaio, a partire dalle scuole, vengano immediatamente siglati protocolli con le farmacie di modo che, da quella data, anche questi presidi integranti del Servizio Sanitario possano rendersi utili per il contenimento dell’epidemia£.
Perrini conclude chiedendo che “Allo stesso modo vengano immediatamente consegnati gli antigenici ai medici di famiglia per partire, anche se con tre mesi di ritardo, con i test gratuiti per la diagnosi presso i laboratori. Infine chiedo che la Regione Puglia organizzi screening a tappeto su tutta la popolazione, e screening costante presso tutto il mondo scolastico, come tutte le altre Regioni fanno regolarmente (e non una tantum) ad insegnanti, personale, alunni e loro familiari. Si concentrino su questo tutte le risorse di cui disponiamo. Solo aumentando il tracciamento potremo ripartire in sicurezza”.