Aumentano i passeggeri (arrivi più partenze) sugli aeroporti di Bari e Brindisi nei primi sei mesi del 2016, che sono stati, complessivamente, 3.043.174, il +7,9% rispetto allo stesso periodo del precedente anno quando il totale era stato di 2.881.622 unità. Più sensibile, come costantemente avviene da tempo, l’incremento riferito ai passeggeri di linea internazionale (+12,7%), passati dai 712.873 del 2015 agli 803.230 di quest’anno.
E’ soprattutto il traffico internazionale a trainare la crescita aeroportuale pugliese, grazie ad una rete di destinazioni sempre più capillare, che conta l’apertura di nuovi collegamenti, quali ad esempio Atene, Manchester, Vienna o Varsavia, all’arrivo di nuovi vettori come Austrian Airlines, Aegean Airlines e FlyCar, ed all’incremento delle frequenze e della stagionalità delle stesse. Sul piano della ripartizione del traffico per aree mercato, la Germania e il Regno Unito si attestano ai primi posti, seguite da Svizzera, Francia, Belgio; Romania, Spagna e Paesi Bassi.
Lo rende noto un comunicato della società Aeroporti di Puglia. “Meno marcato (+3,9%) – viene sottolineato – l’incremento della linea nazionale i cui passeggeri nel 1° semestre 2016 sono stati 2.198.642 a fronte dei 2.116.430 dello stesso periodo 2015. In virtù di ciò il traffico di linea su Bari e Brindisi cresce complessivamente nei primi sei mesi di quest’anno del 6,1% rispetto all’anno precedente“.
Nel mese di giugno, il traffico passeggeri (arrivi + partenze) dell’ Aeroporto Karol Wojtyla di Bari si è attestato a quota 397.513 unità, pari al +8,7% rispetto ai 365.670 passeggeri di giugno 2015. Anche nel mese appena concluso l’andamento del traffico rispecchia, e per certi versi migliora, il trend del primo semestre dal momento che tutte le componenti (voli nazionali, voli internazionali e voli charter) si attestano su livelli di crescita più o meno omogenei In particolare la linea internazionale conquista un +11,8% (138.925 i passeggeri di giugno 2016 a fronte dei 124.203 di giugno 2015), mentre quella nazionale cresce del +7%. Infine, per il segmento charter da segnalare un incremento delI’8,5% .