Il voto a Brindisi manda ko il Pd assegnando la vittoria ai moderati e la fascia di sindaco ad Angela Carluccio, mentre la provincia di Taranto si colora di rosso, ed i grillini fanno il colpo e conquistano le uniche due piazze in cui erano rimasti in corsa dopo il primo turno, ovvero Noicattaro e Ginosa, che per la prima volta nella loro storia saranno governate da sindaci del Movimento 5 Stelle, conquistate con risultati plebiscitari, in linea con quanto avvenuto in scala più grande, a Torino e Roma. questo il risultato elettorale di una giornata elettorale in cui appena il 55 per cento degli elettori aventi diritto al voto, si è recato alle urne con la propria scheda elettorale.
Il dato più significativo che viene fuori dalla giornata di ballottaggi che ha coinvolto 16 città in Puglia, e che è stata proprio Brindisi (l’unico capoluogo di provincia pugliese dove si votava), la città a far registrare l’affluenza più bassa alle urne , dove ha votato soltanto il 41,4 per cento. è proprio quello dell’unico capoluogo di provincia al voto.
E’ stata la Carluccio candidata di una coalizione che riuniva Cor e liste civiche moderate appoggiate dall’ex presidente della Provincia, Massimo Ferrarese nonchè da fuoriusciti della vecchia giunta dell’ex sindaco, il giornalista Mimmo Consales (Pd) dimessosi nello scorso febbraio dopo essere stato arrestato per una vicenda di tangenti nel settore dei rifiuti, e tornato libero ai primi di maggio, a ribaltare letteralmente il risultato del primo turno e diventare il primo sindaco donna di Brindisi grazie ai 14.798 voti ricevuto il 51 % di preferenze, superando e battendo l’imprenditore Nando Marino “prestato” alla politica, candidato del centrosinistra, fortemente voluto e sostenuto in particolare dal governatore regionale Michele Emiliano, rimasto distaccato di 626 voti raggiungendo il 48,8 per cento.
In provincia di Bari. Oltre alla sonora sconfitta di Noicattaro, dove il 37enne pentastellato Raimondo Innamorato, ottenendo oltre il 69% dei consensi ha prevalso su Francesco Santamaria, un “veterano” del centrosinistra . Il Pd è riuscito a conquistare soltanto Ruvo di Puglia dove è stato eletto sindaco Ninni Chieco con 6.900 voti, e Palo del Colle con Anna Zaccheo (Pd e civiche. Ad Adelfia ha vinto con il 72 per cento dei voti il “centrista” Giuseppe Cosola, che ha asfaltato il candidato del centrosinistra Franco Ferrante. Analogo risultato a quello conquistato a Gioia del Colle Donato Lucilla, che con il 67 per cento dei voti ha conquistato la fascia di primo cittadino sconfiggendo in questo il forzista Giuseppe Gallo.
In provincia di Brindisi , Francesco Zaccaria del Pd ricevendo oltre 10mila voti raggiungendo il 53 per cento di voti si è imposto al ballottaggio a Fasano, prevalendo su Giacomo Rosato in una gara tutta interna al centrosinistra. Ma non sono mancate le sorprese anche negli altri 14 comuni chiamati al voto per il ballottaggio, come innanzitutto . A cominciare da quelli come Ginosa (Taranto) e Noicattaro (Bari) , in cui il M5S era riuscito a strappare la partecipazione al ballottaggio. A Ginosa, ha prevalso diventa sindaco con 9mila voti Vito Parisi sfiorando il 70 per cento delle preferenze surclassando al ballottaggio Vito De Palma, candidato alla guida di una coalizione capeggiata da Forza Italia che ha racimolato appena il 30 per cento. A Noicattaro vince Raimondo Innamorato che ribalta il risultato del primo turno e si impone con 8514 voti e il 69,5 per cento dei voti , diventando il primo sindaco grillino nella storia della cittadina alle porte di Bari, distaccando nettamente il candidato del centrosinistra Francesco Santamaria, fermatosi al 30 per cento.
In provincia di Foggia. Il Pd ha perso i due ballottagi: a Torremaggiore dove ha vinto il centrista Pasquale Monteleone che ha battuto il suo avversario del centrosinistra, Salvatore Leccisotti.. Analogo risultato a San Giovanni Rotondo, elegge il conservatore Costanzo Cascavilla è stato eletto primo cittadino avendo la meglio sul suo suo avversario di centrosinistra, Nardino Maruzzi.
In provincia di Lecce il Pd ha vinto a Gallipoli con il giovane candidato sindaco Stefano Minerva, “sponsorizzato” del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che è diventato sindaco con 5.810 voti e il 51 per cent, battendo l’unione di liste civiche guidate da Flavio Fasano. A Nardò invece Pippi Mellone candidato di di uno schieramento che riuniva da Casapound a Sel e Forza Italia, ha battuto al “fotofinish” il sindaco uscente Marcello Risi (Pd)
Nella provincia di Taranto escludendo Ginosa ha prevalso il voto a sinistra, con un significativo numero di comuni che ha visto prevalere le liste legate a Sel . È accaduto a Grottaglie, dove a capo di una coalizione guidata proprio da Sel , è risultato eletto sindaco Ciro D’Alo. Analoga situazione a Laterza dove Gianfranco Lopane (Pd, a capo di liste civiche di sinistra) ha prevalso sull’avversario Francesco Perrone. Risultati questi in linea con il voto a San Giorgio Jonico, dove Mino Fabbiano (Sel con moderati) ha sconfitto Antonio Ponzetta che nei giorni scorsi era stato arrestato e subito dopo scarcerato, alla guida di una lista di centro “sponsorizzata” da Gianfranco Chiarelli e Renato Perrini i referenti tarantini del movimento politico di Raffaele Fitto . A Massafra ha prevalso la lista civica di Fabrizio Quarto, con le liste civiche di sinistra che ha raggiunto oltre il 70 per cento dei voti, sconfiggendo Raffaele Gentile assessore uscente di Forza Italia.