ROMA – Il tribunale del Riesame di Bari ha deciso: l’ ex presidente Marco Jacobini e suo figlio Gianluca condirettore della Banca Popolare di Bari, restano agli arresti domiciliari, venendo rigettata la richiesta di revoca degli arresti dai loro avvocati Francesco Paolo Sisto, Giuseppe Iannaccone, Giorgio Perrone, Guido Carlo Alleva .che hanno già annunciato di voler ricorrere in Cassazione.
Il collegio giudicante composto dal presidente Giulia Romanazzi, a latere Giuseppe Montemurro e Arcangela Romanelli, ha invece rimesso in libertà Elia Circelli responsabile della Funzione bilancio (per il quale è scattata l’interdizione) assistito dagli avvocati Beppe Modesti e Riccardo Olivo, .
Il loro arresto è avvenuto il 31 gennaio, quando in applicazione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip Francesco Pellecchia sono stati posti ai domiciliari e tre rispondendo delle accuse di “falso in bilancio e in prospetto” ed “ostacolo alla vigilanza“, all’esito delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza contenute nella richiesta formulata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Federico Perrone Capano, Lanfranco Marazia e Savina Toscani, della Procura di Bari . L’ indagine verte gestione della banca nell’ultimo decennio fino al commissariamento, deciso da Banca d’Italia il 13 dicembre 2019, con l’istituto di credito sull’orlo del “crac” per un buco di circa 2 miliardi di euro.
I magistrati si sono opposti con decisione all’ipotesi di revoca dei domiciliari, sostenendo che non siano cessate le esigenze cautelari, producendo numerosi documenti. La decisione dei giudici dell’ Appello è arrivata dopo una lunga camera di consiglio, all’indomani dell’udienza durata oltre dieci ore.