ROMA – Un provvedimento che dispone la sospensione cautelare dalla professione per 4 mesi è stato eseguito nei confronti di due avvocati, due farmacisti e un commercialista operanti a Brindisi, Lecce e Torino, a vario titolo coinvolti in una inchiesta della Procura di Brindisi e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sul fallimento di una farmacia.
Un avvocato e un farmacista sono originari di Torino ma residenti a Lecce, e vengono considerati dagli inquirenti dei veri specialisti “specialisti” in queste operazioni, mentre gli altri tre professionisti coinvolti sono invece tutti di Brindisi. Le accuse contestate a vario titolo agli indagati sono le violazioni della normativa fallimentare e l’estorsione. Il provvedimento emesso dal G.I.P del Tribunale di Brindisi è stato notificato anche agli ordini professionali d’iscrizione di ciascuno degli indagati.
Nell’ambito dell’indagine condotta dal pm Raffaele Casto, sono stati anche eseguiti perquisizioni e sequestri. Dall’analisi della contabilità della farmacia, la cui società era stata ammessa a concordato preventivo richiesto mesi fa dal legale rappresentante della farmacia , ci sarebbe stata una distrazione di liquidità pari a 2 milioni di euro. Perciò è ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta. Le indagini sono ancora in pieno svolgimento
A due degli indagati è stata contestata anche l’estorsione in danno dei dipendenti della farmacia, costretti a rinunciare ad alcune mensilità e a parte del Tfr (il trattamento di fine rapporto n.d.r.) per un totale di 90mila euro, come condizione per il mantenimento del rapporto di lavoro.