A quasi otto anni dai fatti contestati e con il processo di primo grado ancora in corso, il Tribunale di Bari ha dichiarato oggi l’intervenuta prescrizione per 15 dei 21 capi d’ accusa contestati a nove imputati – tra i quali i fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini e Lea Cosentino l’ex dg della Asl di Bari – nell’ambito di uno dei filoni su presunti appalti truccati e tangenti nella sanità pugliese. Il procedimento, in particolare, riguarda la gestione delle gare e delle trattative per l’acquisto di attrezzature e protesi sanitarie alla Asl di Bari tra il 2008 e il 2010. La prescrizione è intervenuta anche per l’imprenditore Antonio Pica, accusato di un episodio di truffa.
Gli imputati sono accusati di aver fatto parte di una presunta associazione per delinquere finalizzata a decine di episodi di corruzione e istigazione alla corruzione, peculato, turbativa d’asta, falso materiale e ideologico, truffa, frode in pubbliche forniture, ma con la lunghezza della giustizia ed i cavilli processuali, per i reati, più importanti,è stata dichiarati l’intervenuta prescrizione.. Oltre ai fratelli Tarantini e a Lea Cosentino, imputati nel processo l’ex capo area gestione patrimonio della Asl di Bari Antonio Colella; Francesco Lippolis, direttore amministrativo della stessa Asl; Michele Vaira, funzionario della Asl di Bari; Vittorio Patella, direttore della II Clinica Ortopedica del Policlinico di Bari. Nei loro confronti restano in piedi, contestate a vario titolo, le accuse di associazione per delinquere, un episodio di peculato, uno di falso e truffa e due presunte corruzioni.
Nel processo si sono costituite come parte civile la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari. e si tornerà in aula per la requisitoria dell’accusa il prossimo 16 maggio.